Tosi, solite promesse di fine anno

da www.pdverona.it – 13 dicembre 2012

 

Da sei anni, ogni fine anno, Verona si sente ripetere sempre la stessa filastrocca: traforo, filobus, parcheggi, Arsenale, Verona Sud, ma i risultati sono ancora di là da venire. Una delle poche cose che si muovono sotto questa amministrazione sono le poltrone, quelle dei fedelissimi del Sindaco: Miglioranzi, Sardelli, Bissoli, Di Dio… e il fiume di denaro che l’amministrazione drena dalle aziende partecipate che forniscono i servizi ai cittadini per tappare le falle di bilancio: Agec indebitata con le farmacie, Agsm impaludata nella fittizia fusione con Amia, Aeroporto al collasso e una Fiera che ha urgente bisogno di strategie di rilancio. Mano a mano che il tempo passa i bluff vengono allo scoperto: della sicurezza e del decoro, cavalli di battaglia dei primi anni di mandato, il sindaco non parla più, eppure la città è sempre più disordinata, soprattutto sotto l’aspetto viabilistico a cui la giunta non si decide a metter mano, per non parlare delle sparatorie in pieno giorno degli ultimi mesi che assieme ai continui furti e rapine diffondono un generale senso di insicurezza. Non si parla più di grandi opere-spot come il nuovo stadio; l’iter del traforo è concluso ma scopriamo ora che senza l’aiuto pubblico i soldi per realizzarlo non ci sono. L’inceneritore è rimasto politicamente orfano. Quello che vediamo è un sindaco che ha venduto tanto fumo e che ora è distratto dalle sue ambizioni nazionali. Ma vuole esportare lo stesso modello anche nel resto del Paese?
Vincenzo D’Arienzo, segretario provinciale Pd
Michele Bertucco, capogruppo Pd in Comune



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