Sostanze chimiche nell’acqua a Sona?
Alla c.a.
Gualtiero Mazzi
Sindaco del Comune di Sona
P.zza Roma, 1
37060 Sona (VR)
Interpellanza Urgente
“POTENZIALE RISCHIO SULL’UTILIZZO ACQUA POTABILE A SONA”.
Il sottoscritto Consigliere Comunale:
PREMESSO che:
* le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite, non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana;
* deve essere posta particolare attenzione al monitoraggio di contaminazioni chimiche dovute a pesticidi ed a composti organoclorurati e al controllo in merito alla presenza di alghe o di altri microrganismi che si possono sviluppare nelle reti.
* in data 11 maggio 2009 sono venuto a conoscenza dell’anomala presenza di sostanze chimiche, sembra oltre i limiti del d.lgs. 31/2001, nell’acqua potabile a seguito di un’analisi eseguita presso un rubinetto di un parco pubblico di Sona.
* oggi stesso alcuni cittadini di Sona, appreso informalmente di questa notizia, hanno chiamato preoccupati della situazione;
CONSIDERATA:
la necessità di tutelare la salute dei cittadini da ogni possibile conseguenza in ordine al rischio dell’utilizzo d’acqua potabile con presenza di sostanze chimiche oltre i limiti normativi;
VISTO:
* il D.Lgs. 2 febbraio 2001 n. 31;
* l’art. 41 del regolamento per la disciplina delle adunanze comunali;
* L’art. 43 – 50 – 54 del TUEL;
INTERROGA
Il Sindaco e gli Assessori competenti per sapere se:
1. intendano promuovere ulteriori rilievi mirati a valutare la conformità dell’utilizzo dell’acqua potabile dei cittadini di Sona;
2. intendano avvalersi, trattandosi di problematiche con un possibile risvolto sulla salute dei cittadini, della consulenza specialistica dei tecnici dell’Ulss 22;
3. di spiegare e documentare la causa o l’origine di quanto è successo;
4. di spiegare e documentare eventuali interventi effettuati sull’impianto di approvvigionamento d’acqua potabile e le motivazioni;
5. in conformità a quali garanzie documentabili ha ritenuto di non intervenire avvisando la popolazione del potenziale rischio;
6. in conformità a quali garanzie documentabili ha ritenuto che la salute dei cittadini di Sona (bambini e anziani) non era a rischio;
7. quali sono le competenze del Comune di Sona e dell’azienda Acque Veronesi sulla distribuzione dell’acqua oltre l’emissione delle fatture di quest’ultima;
8. perché non rende pubblici i dati periodici delle analisi dell’acqua a garanzia di una maggiore informazione e tutela della salute dei cittadini;
9. per quale motivo la trasparenza di questi dati anziché migliorare peggiora ed i dati non vengono resi disponibili al pubblico, le analisi sul sito internet di Acqueveronesi risalgono al 2008 (vedi allegato);
10. qual é oggi la certezza del cittadino riguardo alla qualità dell’acqua che sgorga dai suoi rubinetti;
CHIEDE
1. l’adozione degli eventuali provvedimenti cautelativi a tutela della salute pubblica, tenuto conto dell’entità del superamento del valore di parametro pertinente e dei potenziali rischi per la salute umana, nonché dei rischi che potrebbero derivare da un’interruzione dell’approvvigionamento o da una limitazione di uso delle acque erogate;
2. Per espletare il mio mandato, di ottenere copia dei seguenti documenti prima di discutere in Consiglio Comunale l’interpellanza:
1. eventuali rapporti dell’ASL 22 o di altri enti preposti ai controlli;
2. tutta la documentazione e i risultati inerenti le ultime quattro analisi dell’’acqua potabile effettuate nei punti di controllo prestabiliti del Comune di Sona;
3. un’urgente e sollecita risposta scritta trattandosi di una questione inerente la salute pubblica;
4. di essere tempestivamente notiziato in caso di archiviazione al fine di poter esperire tempestivamente eventuale opposizione.
AVVERTE
1. il D.Lgs. 2 febbraio 2001 n. 31, prevede degli adempimenti obbligatori per il Comune i quali non possono essere disattesi e per l’adempimento dei quali, con la presente, si pone formale istanza;
2. ai sensi dell’art. 16 della L. 86/90 (che ha modificato l’art. 328 del Codice Penale) la risposta alla suesposta istanza deve pervenire nel termine di 30 giorni dalla ricezione della richiesta medesima.
Cordiali saluti
Il Capogruppo de L’Incontro
Gianluigi Mazzi