Comunicato Stampa del 22/10/2015

COMUNICATI-STAMPA-980x360

 

COMUNICATO STAMPA
In seguito alle dimissioni presentate da Lucia Corona Piu nel mese di settembre, il direttivo del circolo di Sona del Partito Democratico, riunitosi martedì 6 ottobre, ha nominato Mirko Ambrosi come nuovo segretario. Corona Piu era stata eletta dal direttivo di Sona dopo lo
svolgimento del congresso del Partito Democratico tenuto quasi due anni orsono.
Al Segretario uscente vanno i ringraziamenti per il tempo e le ener
gie spese a favore dell’azione del Circolo nel nostro territorio e l’augurio per il pregevole lavoro che continuerà a svolgere nell’esecutivo provinciale del PD come responsabile “Comunicazione web & social”.

A Mirko Ambrosi, il cui compito sarà quello di guidare il circolo di Sona per il periodo di alcuni mesi, l’augurio di sviluppare il buon lavoro sinora intrapreso con particolare attenzione alla promozione e riflessione delle proposte del Partito a livello locale e nazionale e in particolare allo sviluppo delle iniziative utili a collocare sempre più il PD come forza di governo di Sona.


Circolo PD di Sona – direttivo


Osservazioni per la Panorama e la Mandolara

Dal link pubblicato di seguito potete scaricare la comunicazione che i tre consiglieri de L’Incontro hanno inviato al Sindaco di Sona con le considerazioni e le osservazioni sull’accordo di programma stipulato dal Comune di Sona con le società “Panorama” e “Mandolara”.

 

osservazione31-01-12


Lettera a Mario Salvetti, direttore de Il Baco da Seta

Al seguente link è possibile leggere la pagina web de “Il Baco da Seta” nella quale viene riportata la lettera che abbiamo inviato a Mario Salvetti, direttore della rivista, in risposta ad un articolo da lui scritto e che abbiamo già riproposto nel nostro sito, in questa stessa sezione.

Questo è il link

—-

Di seguito, comunque, il testo della lettera:

Ciao Mario.
Ti scrivo in risposta all’articolo “C’è vita nel PD di Sona?” pubblicato il 16 gennaio sul sito www.ilbacodaseta.org.
Le critiche vanno accettate e rispettate in quanto, pesanti o meno, servono a migliorare e correggere dove si è sbagliato o dove si hanno delle lacune. Senza dubbio abbiamo molto da migliorare, sono il primo a dirlo.
Desidero però evidenziare alcune cose da te scritte con le quali non mi trovo completamente d’accordo. In quell’articolo scrivi del Partito Democratico come di un partito chiuso, elitario, che deve “scrollarsi di dosso la vecchia struttura da partito burocratizzato degli anni ’50 e provare ad evolversi secondo modelli organizzativi più leggeri e con linguaggi meno notarili”. Non mi ritrovo in queste affermazioni e ti chiedo, se possibile, di spiegarmi cosa intendi visto che a quel tempo non c’ero, così come non c’erano i miei “colleghi” di direttivo dei quali uno soltanto ha esperienze di direttivo con un partito di sinistra (DS). Siamo in pochi, questo sì, ma bisogna fare i conti con la realtà in cui viviamo ed il bacino dal quale possiamo attingere è sicuramente inferiore a quello degli altri partiti principali.
Veniamo inoltre “attaccati” per utilizzare il solo metodo del volantino ciclostilato. Riguardo la comunicazione, in questi anni ci siamo affidati a volantini, più di uno, alcuni lasciati nei punti strategici del comune altri distribuiti con il porta a porta, ma non solo. Nel 2011 sono state realizzate due campagne con affissioni murali. per tre domeniche abbiamo presiedute le piazze di Sona e Lugagnano con gazebi, abbiamo organizzato un’assemblea pubblica per parlare di economia, abbiamo dato vita a Sommacampagna assieme ai Circoli del PD dei comuni adiacenti alla Prima Festa Democratica dell’ovest veronese, oltre ad aver continuamente informato i nostri iscritti e simpatizzanti con un periodico invio di mail, con l’invio di sms, con un profilo su Facebook e su Twitter.

Abbiamo inoltre aggiornato il sito www.pdsona.it (o pdsona.wordpress.com) che è stato creato nel 2010 ma che abbiamo faticato a far partire in maniera costante. Sicuramente potevamo e possiamo fare di più, ma ci sono dei limiti oggettivi con i quali dobbiamo confrontarci continuamente: mancanza di tempo, la maggior parte dei membri del direttivo è già impegnata in attività di volontariato e soprattutto scarse disponibilità economiche, provenienti per lo più dalle tasche dei membri del direttivo che, tengo a precisarlo, portano avanti questa attività solo per passione, non essendo previsto alcun tipo di compenso o rimborso spese.
Detto questo mi permetto anche una provocazione. Non capisco il perché si punti il dito sulla mancanza di attività a Sona del solo Partito Democratico quando dagli altri partiti non arrivano certo segnali di vitalità. Nell’articolo che avevi scritto sulla situazione del PDL locale si parlava di tutto tranne che di attività fatte dal PDL, senza criticarlo per questo. Ma lo stesso si può dire per la Lega, se facciamo eccezione per l’annuale festa, per la targa della Serenissima e per quattro sparate di cannone. O per il Terzo Polo. Sono ormai passati parecchi mesi, troppi a dire il vero, da un’assemblea pubblica organizzata da un partito politico a Sona ed è proprio quella organizzata dal Partito Democratico.
Termino ringraziandoti per l’attività che quotidianamente svolgi assieme a tutti i collaboratori dell’associazione. Ti assicuro che faremo tesoro delle tue osservazioni e cercheremo di impegnarci al fine di tenere alta l’attenzione su alcune problematiche, locali o meno, ma anche per alimentare un dibattito politico che possa portare giovamento ai cittadini.

Ti saluto.

Mirko Ambrosi
Coordinatore comunale Partito Democratico di Sona


I no di Mirko Ambrosi

Di seguito la dichiarazione di Mirko Ambrosi, fatta durante il Consiglio Comunale del 9 marzo 2010, in merito alla scelta di Gianluigi Mazzi, Gianmichele Bianco e Renato Farina di lasciare L’Incontro e di passare al Gruppo Misto.

—-

Non nascondo che per me questo è un momento particolarmente triste e chi mi sta attorno sa come ho vissuto male tutto questo.

Questa decisione da parte dei tre compagni di avventura rappresenta un’imprevista battuta di arresto per la nostra lista.

Pone dei seri interrogativi su quello che sarà il ruolo de L’Incontro in vista delle prossime elezioni, sia che vengano fatte nel 2013, alla scadenza naturale, sia che vengano fatte prima, come ormai si vocifera da tempo non solo al di fuori del Municipio ma anche tra i corridoi comunali.
Ancora prima delle elezioni del 2008 vi era il dubbio che L’Incontro fosse un progetto, un bel progetto con il difetto di avere una breve durata, i cinque anni di questa amministrazione. La sconfitta elettorale ha poi dato sostanza a questo dubbio.

Ora il dubbio è diventato certezza: L’Incontro difficilmente si ripresenterà alle prossime elezioni. Tre se ne sono andati e di questi due tra i fondatori, Gianluigi e Gianmichele. Se ne va soprattutto il primo, attorno al quale si è costruito un progetto solido. Uno dei pochi che, appartenendo ad una precisa area politica, può ed ha saputo aggregare persone anche con idee politiche diverse.

Qualcosa si è rotto nel progetto e non è riparabile.

Qualcuno parla di evoluzione de L’Incontro, io invece la vedo come l’inizio della fine, che avrà la sua conclusione naturale con le prossime elezioni comunali.

Ma questo non vuol certo dire che la sua attività in questa legislazione si debba fermare, almeno questo che sia chiaro. Ho iniziato parlando di battuta di arresto non certo di fine. Siamo rimasti in tre, ed una volta raccolte le idee, si ripartirà.
Per un motivo semplice.
Nel nostro piccolo, noi tre rappresentiamo più di 640 preferenze, 640 persone che hanno scelto di votarci sia per fiducia nei nostri confronti e sia perché vestivamo la maglia di un progetto in cui queste persone hanno creduto. Inoltre non possiamo dimenticare che ci sono anche tutti gli altri cittadini che vanno a completare quel 41% di elettori che hanno votato la lista L’Incontro ai quali bisogna dare una risposta, un segnale, la dimostrazione che il loro voto non è stato sprecato. Una fiducia che non ho intenzione di tradire e quindi continuerò a dare lo stesso impegno profuso fino ad ora. Come sono certo faranno anche Aldrighetti e Forlin.

Non sono d’accordo con la scelta fatta da Bianco, Farina e Mazzi. Resta inteso che il rispetto nei loro confronti non cambia così come la disponibilità ad un dialogo ed alla costruzione di altre proposte o al coinvolgimento in battaglie “politiche” contro eventuali future scelte della Giunta Mazzi con le quali non saremo in accordo.

Ma rispetto o no, questa decisione non la condivido e non la capisco.

Non la condivido perché la lista civica L’Incontro ha ricevuto molte preferenze. Preferenze che sono state date, come già detto poco fa, sia alle persone ma soprattutto al progetto che stava dietro e quindi un impegno ce lo siamo assunti, non solo in campagna elettorale ma anche il giorno dopo la sconfitta.

Non lo capisco perché sento parlare di “entrare nel Gruppo Misto ma di continuare a perseguire il programma de L’Incontro” allora che senso ha uscire?
La risposta mi sembra di capire sia per distinguersi politicamente e poter indossare una precisa casacca politica… può essere, ma non è stato proprio L’Incontro un ottimo progetto che ha avuto successo, riconosciuto da molti e anche da Gianmichele stasera, proprio perché ha saputo attrarre persone di diverse idee politiche, unite dalla condivisione di un programma? Lo stesso che ora voi dite di voler continuare a seguire?
Ed allora invece di “spaccare” L’Incontro al fine di avvicinare i delusi all’interno della maggioranza, perché non accoglierli all’interno del nostro progetto? Non vogliono entrare ne L’Incontro, allora probabilmente tanto delusi non devono essere.

Mi permetto poi di porre a Gianmichele una provocazione: se L’Incontro alla prima apparizione ha saputo attrarre un così ampio consenso, cosa avrebbe potuto fare alle prossime elezioni, dopo cinque anni di fallimentare amministrazione Mazzi? (non sono ancora passati cinque anni, ma lo dico sulla fiducia).


1 2