Ca di Capri, una storia senza fine.

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È passato poco più di un anno da quando il Consiglio di Stato, confermando la sentenza del TAR Veneto, aveva sancito l’illegittimità del progetto di riapertura della discarica Cà di Capri.

Era stata infatti accolta la tesi del Comitato Cittadini: Rotamfer non poteva conferire nuovamente car-fluff, rifiuto che aveva causato numerosi problemi di inquinamento, motivo per cui le autorità giudiziarie avevano ordinato la messa in sicurezza obbligatoria del sito.

Ora però si ricomincia da capo.

Con una decisione a tratti surreale, la Regione Veneto ha infatti deliberato la riapprovazione dello stesso progetto presentato da Rotamfer nel 2013.

In altre parole, nessuna retromarcia, Rotamfer può ricominciare a conferire rifiuti nella discarica, car-fluff compreso.

Si tratta insomma di una pessima notizia perché rende ancora più attuale il rischio alla salute per i cittadini di Sona.

Per il Comitato Cittadini è quindi all’orizzonte l’ennesima battaglia legale.

A distanza di qualche anno, quindi, si ripresenta la stessa domanda: il Comune di Sona è favorevole alla riapertura o, almeno questa volta, intende opporsi alla delibera regionale?

È tempo di responsabilità: i cittadini meritano una scelta chiara e motivata e non la posizione di ignavia che ha sin qui caratterizzato il Comune di Sona.

Noi ribadiamo il nostro accorato appello al Sindaco e alla Giunta a farsi carico del problema perché sulla tutela della salute e dell’ambiente non sono accettabili compromessi al ribasso.

L’importante ruolo del Comitato dei Cittadini, a cui noi non mancheremo di garantire l’appoggio, non può supplire al ruolo della politica.

Mai come ora è quindi necessaria una forte presa di coscienza da parte della cittadinanza e di tutte le forze politiche per fare fronte comune contro la scellerata decisione della Regione Veneto.

Auspichiamo che anche gli amministratori prendano coscienza della gravità del problema e senza indugi affianchino il Comitato per trovare soluzioni realmente volte alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.


Contributo ambientale per Cava Siberie

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Riportiamo di seguito il testo dell’interrogazione (scarica il pdf) che il nostro gruppo consigliare ha presentato circa l’eventuale richiesta di contributo ambientale al Comune di Sommacampagna per la cava Siberie.

 

Alla c.a. del
Sindaco della
Giunta Comunale e del
Presidente del Consiglio Comunale
del Comune di Sona
Piazza Roma, 1
37060 Sona (VR)

 

Sona, 02 maggio 2016

 

Interrogazione: Cava Siberie – richiesta contributo ambientale

 

Premesso che
– la disciplina normativa introdotta dalla LRV 21 gennaio 2000 n. 3 prevede, all’art. 37, il riconoscimento di uno speciale contributo ambientale in favore non solo dei Comuni sede di impianti di recupero e smaltimento rifiuti ma anche in favore dei Comuni limitrofi all’impianto medesimo, se effettivamente interessati dal disagio, stabilendo che la Giunta Regionale provveda alla determinazione dei criteri per la suddivisione del contributo fra i comuni confinanti;
– con deliberazione n. 1739 del 18.6.2004, la Giunta regionale ha provveduto a stabilire, in via generale, i suddetti criteri delegando alle Provincie l’effettiva ripartizione del contributo con il provvedimento autorizzativo all’esercizio dell’impianto ovvero in altro specifico atto;
– con delibera n. 452 del 10 aprile 2013, la Giunta regionale ha dato un prima individuazione dell’entità del contributo da applicare in via sperimentale quale compensazione economica al disagio dovuto dalla presenza di impianti di gestione dei rifiuti stabilendo che l’eventuale partecipazione al ristoro economico di ciascun comune confinante potrà essere legittimata solo a seguito di formale e motivata richiesta formulata dall’Amministrazione comunale interessata e dall’accoglimento;

Verificato che
il Comune di Sommacampagna gestisce una cava su un fondo posto in prossimità del confine con il Comune di Sona;

Considerato che
in passato risulta sia stata inviata segnalazione da parte del Comune di Sona al Comune di Sommacampagna di intensi odori provenienti dalla cava in questione;

Tenuto conto che
non risulta che il Comune di Sona in passato abbia già attivato la procedura di richiesta di contributo ambientale;

CHIEDO
– di sapere se la Giunta Comunale ha già verificato l’esistenza dei presupposti per la richiesta di contributo ambientale a carico del Comune di Sommacampagna; – se sia intenzione della Giunta Comunale di Sona, in caso di accertamento dei suddetti presupposti, di attivare la procedura della richiesta di tale contributo, come previsto dalla legge regionale 3/2000 all’articolo 37 “Art. 37 – Contributo ambientale a favore della Regione e dei comuni sede di impianti di recupero e di smaltimento di rifiuti”;
Rimango in attesa di una vostra risposta nel corso della prossima seduta consiliare.
Cordiali saluti.

Il Consigliere Comunale
Capogruppo
Nuove Prospettive e Partito Democratico

Enrico Cordioli