Decreto Terremoto

Decreto migliorato, utile per affrontare emergenza

Grazie al grande sforzo di tutto il gruppo del Pd il decreto terremoto è stato migliorato in Parlamento. Considerando il momento di grave crisi economica, non era scontato che oltre alla conferma dei 2 miliardi e mezzo di euro, ci sarebbe stato un impegno forte da parte del governo per aumentare la possibilità di spesa degli enti locali attraverso l’allentamento del patto di stabilità interno e per la dilazione dei termini di pagamento riguardo alla fiscalità generale. Si è anche introdotta un’importante semplificazione amministrativa sull’agibilità sismica degli edifici industriali. Sono stati confermati i finanziamenti sull’edilizia scolastica e introdotta la possibilità di accedere a finanziamenti per le opere idriche danneggiate. Altri punti di rilievo riguardano gli impianti ad energie rinnovabili, che potranno usufruire degli stessi incentivi di cui godevano al momento del sisma, l’introduzione della possibilità di recuperare immediatamente i danni subiti per i caseifici, le cosiddette norme salva parmigiano, la previsione di forme di detassazione per le imprese assicurate insieme ad un’altra serie di semplificazioni amministrative. E’ evidente che si tratta ancora di un intervento di prima emergenza e che i problemi necessitano di risorse superiori rispetto a quelle al momento previste. Per questo abbiamo sollecitato direttamente il presidente Monti per chiedere incentivi fiscali per la ricostruzione e l’adeguamento sismico. E approvato in tempi utili il provvedimento che dimezza i finanziamenti ai partiti e destina l’ultima tranche dei rimborsi elettorali alle popolazioni terremotate. Si tratta di 165 milioni di euro in due anni (91 milioni per il 2012 e 74 milioni per il 2013) che saranno destinati alla ricostruzione. Tutto il Pd è al lavoro per dare risposte concrete alle popolazioni colpite dal sisma che in questi difficili mesi hanno mostrato una grande dignità e tanta voglia di ripartire. “Teniamo botta”, è lo slogan della campagna per sostenere le persone colpite dal terremoto del 20 maggio: noi ci siamo.

 

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Con le bollette copriamo i razzisti?

da www.pdverona.it

 

Sponsorizzazione Hellas: con i soldi delle bollette paghiamo il razzismo di certi tifosi?

Nell’attivare per il secondo anno di seguito la sponsorizzazione dell’Hellas il presidente Agsm nonché segretario politico della Lega Nord Paolo Paternoster e il sindaco Flavio Tosi dimostrano ancora una volta di preoccuparsi di più delle frange, spesso estreme, del loro elettorato piuttosto che della generalità dei veronesi.
Dalla stessa dirigenza dell’Hellas veniamo infatti a sapere che una parte di queste risorse, finanziate con le bollette dei cittadini, verranno impiegate per pagare le multe derivanti dai comportamenti scorretti e dei cori razzisti di certi tifosi. Uno schiaffo in faccia alla Verona onesta, civile e tollerante.

Tutto denaro che dovrebbe invece venire convogliato in aiuto delle famiglie veronesi in difficoltà, sempre più provate dal perdurare della crisi economica, da individuare sulla base del reddito e non certo della fede calcistica. Se è vero che le tariffe dell’energia elettrica e del gas vengono fissate dall’authority è anche vero che Agsm e Amministrazione comunale possono fare tanto per prevedere sgravi, riduzioni e sconti.

Invece ancora una volta scelgono una strada diversa, discriminatoria, giustificandola con numeri buttati lì a casaccio, omettendo di dire quale fosse l’obbiettivo iniziale, mancando di specificare quale sia la redditività di ogni singolo contratto e facendo volutamente confusione tra i nuovi utenti e quelli che passano dal mercato tutelato (destinato a scomparire) a quello libero. Una classe dirigente vergognosa e totalmente inaffidabile.

Lo spreco di denaro pubblico che si sta verificando in Agsm e nelle altre controllate ha raggiunto livelli intollerabili. Oggi che una parvenza di “opposizione” è ricomparsa anche in Agsm Energia, abbiamo notizia dello spreco di altri 100 mila euro per attività finalizzate alla commercializzazione in assenza di qualsivoglia piano industriale alla base.

Da anni la Lega ha infatti rinunciato a dotare Agsm di una seria politica delle alleanze capace di metterla nelle condizioni di competere veramente con i colossi dell’energia presenti nel libero mercato. Molto meglio continuare a usare l’azienda come il bancomat del Sindaco. Finché dura.

Michele Bertucco, capogruppo Pd in Comune
Stefano Vallani, consigliere comunale Pd


Spending review

Colpire gli sprechi per potenziare la spesa sociale I criteri del Pd per valutare le nuove misure

 

E’ stato approvato il decreto che definisce le azioni che il governo intraprenderà per razionalizzare e contenere la spesa pubblica. Tra le novità principali l’istituzione di un Comitato interministeriale per la revisione della spesa pubblica con funzioni di indirizzo e coordinamento in ordine, principalmente, alla revisione dei programmi di spesa, alla riduzione delle spese per l’acquisto di beni e servizi, al ridimensionamento delle strutture ed all’ottimizzazione dell’uso degli immobili. Un atto necessario per avviare quell’attività di monitoraggio della spesa pubblica che servirà a ridefinire le priorità, ottimizzare le risorse e migliorare l’efficienza complessiva dell’apparato pubblico. Abbiamo detto, quindi che non dovranno esserci più tagli lineari che colpiscono indistintamente tutte le voci del bilancio statale, ma un intervento qualitativo mirato ad incidere solo laddove esistono veri sprechi e possibilità di risparmio. Un’azione di razionalizzazione della spesa che noi del Pd abbiamo interpretato come necessaria a liberare risorse da indirizzare a nuovi e maggiori servizi a favore dei cittadini. Non un intervento per ridurre lo stato sociale, dunque, ma un modo per rafforzarlo e renderlo più efficace. Per questo nel corso dell’esame parlamentare di questo primo provvedimento abbiamo manifestato al governo la nostra totale indisponibilità ad accettare ulteriori tagli alle prestazioni sociali, come la sanità, la scuola, l’università e i servizi essenziali dei comuni e sulla base di questa impostazione valuteremo le nuove misure decise dal governo.


Fondi dei partiti alle vittime del sisma: dal PD una promessa mantenuta

di Anna Finocchiaro (5 luglio 2012)

 

Una promessa del Pd mantenuta. Ci siamo battuti in Parlamento perchè davvero – e non solo a parole come in molti facevano – la rata di luglio del finanziamento ai partiti fosse dimezzata per essere destinata alle vittime del sisma in Emilia. Un risultato che abbiamo ottenuto grazie alla nostra caparbietà che è riuscita a superare le sotterranee resistenze e il tortuoso iter parlamentare a cui è stato sottoposta la norma.
Devo dire una cosa a tutti coloro che hanno strumentalmente agitato lo spauracchio che i partiti promettevano e non mantenevamo: ora avranno qualche difficoltà a scontrarsi con la oggettività dei fatti e della vicenda parlamentare così come si è svolta.
E’ una legge che però va completata perché c’è un pezzo che manca, ed è quello che riguarda l’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione. Restiamo convinti che non si può parlare di una vera moralizzazione della spesa del finanziamento pubblico ai partiti se prima non si dota ciascun partito di norme interne che stabiliscano la democrazia interna, la controllabilità e la trasparenza dei bilanci.
Riteniamo di non dover prendere lezioni da nessuno perché dal 2007 il bilancio del Pd è su Internet ed è certificato dalla stessa società che certifica la Banca d’Italia. E’ però giusto che le due questioni siano collegate. Un successo che mi auguro venga completato in tempi brevi con l’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione


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