Senato discute mozione unitaria per riequilibrio di genere in legge elettorale

Presentata dalle senatrici di tutti i gruppi

Ecco il testo della mozione discussa al Senato il giorno 8 marzo:


” (atto n. 1-00576 testo 2)

Il Senato,
preso atto che:

l’articolo 51 della Costituzione repubblicana recita solennemente che «Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini»;
l’articolo 117, comma settimo, dispone inoltre che le leggi regionali « rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso alle cariche elettive»;
la Corte Costituzionale ebbe a dichiarare (nella sentenza n. 49 del 2003) che «Le nuove disposizioni costituzionali, con cui si è riformulato l’art. 51 nei termini suddetti, pongono dunque esplicitamente l’obiettivo del riequilibrio e stabiliscono come doverosa l’azione promozionale per la parità di accesso alle consultazioni, riferendoli specificamente alla legislazione elettorale». Inoltre, con la più recente sentenza n. 4 del 2010, il Giudice delle leggi ha sottolineato altresì, che la parità di accesso alle cariche elettive rappresenta una facoltà aggiuntiva, che allarga lo spettro delle possibili scelte elettorali, limitato ad una preferenza, introducendo, solo nel ristretto ambito elettorale, una norma riequilibratrice volta ad ottenere, indirettamente ed eventualmente, il risultato di un’azione positiva. In altri termini, è opportuno garantire l’eguaglianza di opportunità particolarmente rafforzata attraverso norme che promuovano il riequilibrio di genere nelle rappresentanze istituzionali;
nell’ambito di tale mutato contesto ordinamentale, con la sentenza n. 49/2003 la Consulta ha ritenuto legittime alcune norme introdotte nella legislazione elettorale della Regione Valle d’Aosta, in virtù delle quali le liste elettorali devono comprendere candidati di entrambi i sessi, a pena di inammissibilità;
il riconoscimento del principio di parità tra uomo e donna fa parte anche degli obiettivi dell’Unione europea (UE) e il principio di non discriminazione, ad esso strettamente connesso, è stato rafforzato dai trattati di Amsterdam e di Lisbona. L’ordinamento comunitario deve, nel suo complesso, adottare tutti i provvedimenti necessari per combattere qualsiasi forma di discriminazione fondata sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o il credo, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale, anche in campo politico ed elettorale;
con specifico riferimento alla materia delle pari opportunità fra i sessi nell’accesso alle cariche elettive, si ricorda la Convenzione sui diritti politici delle donne, adottata a New York il 31 marzo 1953 (ratificata dalla legge n. 326 del 1967) e la Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti della donna, adottata anch’essa a New York il 18 dicembre 1979 (ratificata dalla legge n. 132 del 1985). Tali convenzioni internazionali prevedono per le donne il diritto di votare e di essere elette in condizioni di parità con gli uomini;
considerato che:
il problema della sottorappresentazione delle donne nei luoghi decisionali della politica richiede un intervento urgente, anche di carattere normativo, ancorché in attesa della definizione di un nuovo e diverso sistema di elezione per la Camera dei deputati e per il Senato della Repubblica;
la situazione italiana mette in evidenza, infatti, il persistere di una condizione di disparità politica sulla base del genere, che può essere considerato come uno degli indicatori di un basso tasso di democraticità del nostro sistema. La questione non si limita ai dati quantitativi, ma investe la concreta possibilità per una delle componenti della società di incidere sui processi decisionali e di “fare” le politiche. Per il pieno esercizio dei diritti politici, in particolare del diritto elettorale passivo limitato di fatto per le donne, risultano essere fondamentali le modalità di accesso agli organi elettivi ed in particolare i meccanismi di formazione e selezione della rappresentanza e della leadership. La necessità improcrastinabile di risolvere la disuguaglianza rende il dibattito sulle azioni positive in materia elettorale un elemento centrale della riflessione politica sulla democrazia paritaria;
delibera:
di avviare un percorso volto a promuovere, in tempi rapidi, l’esame, e l’eventuale approvazione da parte dell’Assemblea, di disegni di legge in materia di accesso alle cariche elettive in condizioni di parità tra donne e uomini, nell’ambito della legislazione elettorale, per le circoscrizioni comunali, per i comuni, per le città metropolitane, per le province, per le regioni a statuto ordinario e speciale laddove non previsto, per la Camera dei deputati e per il Senato della Repubblica;
ed impegna il Governo:
a sostenere, nel corso dell’esame dei disegni di legge di riforma del sistema elettorale, iniziative parlamentari finalizzate all’introduzione di un principio di non discriminazione che assicuri un’equilibrata rappresentanza di entrambi i generi. 

1) ADAMO Marilena
2) ADERENTI IRENE
3) ALBERTI CASELLATI MARIA ELISABETTA
4) ALLEGRINI LAURA
5) AMATI Silvana
6) ANTEZZA Maria Papapietro
7) ARMATO Teresa
8) BAIO EMANUELA
9) BASSOLI Fiorenza
10) BASTICO Mariangela
11) BERTUZZI Maria Teresa
12) BIANCHI DORINA
13) BIANCONI LAURA
14) BIONDELLI Franca Maria Grazia
15) BLAZINA Tamara
16) BOLDI ROSSANA
17) BONFRISCO CINZIA
18) BUGNANO Patrizia
19) CARLINO GIULIANA
20) CARLONI Anna Maria
21) CASTIGLIONE MARIA GIUSEPPA
22) CHIAROMONTE Franca
23) COLLI OMBRETTA
24) CONTINI BARBARA
25) DE FEO DIANA
26) DE LUCA CRISTINA
27) DELLA MONICA Silvia
28) DONAGGIO Cecilia Franca
29) FINOCCHIARO Anna Maria Paola Luigia
30) FIORONI Anna Rita
31) FONTANA Cinzia Maria
32) FRANCO Vittoria
33) GALLONE MARIA ALESSANDRA
34) GARAVAGLIA Maria Pia
35) GERMONTANI MARIA IDA
36) GHEDINI Rita
37) GIAI MIRELLA
38) GRANAIOLA Manuela
39) INCOSTANTE Maria Fortuna
40) LEDDI Maria
41) LICASTRO SCARDINO SIMONETTA
42) MAGISTRELLI Marina
43) MARAVENTANO ANGELA
44) MARINARO Francesca
45) MAURO ROSA ANGELA
46) MAZZUCONI Daniela
47) MONGIELLO Colomba
48) NEGRI Magda
49) PIGNEDOLI Leana
50) PINOTTI Roberta
51) POLI BORTONE ADRIANA
52) RIZZOTTI MARIA
53) SBARBATI LUCIANA
54) SERAFINI Anna Maria
55) SOLIANI Albertina
56) SPADONI URBANI ADA
57) THALER AUSSERHOFER HELGA
58) VICARI SIMONA”


Inaccettabile che Pdl non voglia discutere di giustizia e tv

di Anna Finocchiaro

 

Esiste un problema del rapporto tra partiti e governo? No, esiste un problema del Pdl, che non è pronto, ha paura, non vuole affrontare due questioni che sono fondamentali per la competitività dell’Italia, per la sua immagine nel mondo, per la sua modernizzazione.
Parlo della questione della giustizia, a partire dalla piaga della corruzione che costa 60 miliardi di euro l’anno come dice il Procuratore generale della Corte dei Conti, e parlo della riforma del sistema dell’informazione.
E’ possibile che una forza che partecipa a sostenere il governo non voglia discutere di due capitoli così importanti per la crescita dell’Italia e per la sua autorevolezza nel consesso internazionale?
E’ questa la prima domanda da porsi.
La risposta è che con tutta evidenza hanno un problema politico molto serio.


Decreto crescitalia

Tutti gli emendamenti PD approvati al Senato
Ecco come si rafforzano le liberalizzazioni

 

Il contributo del Pd al Decreto Crescitalia esaminato dal Senato, evidenziati in verde gli emendamenti accolti, evidenziati in giallo quelli parzialmente accolti e evidenziati in rosso i non accolti in Commissione.

*****
1. BANCHE
Mutui e conti correnti
a) si prevede che, nella stipula di un mutuo, le banche, gli istituti di credito e gli intermediari finanziari non possano offrire o vendere contratti assicurativi in forma individuale o collettiva di cui siano contemporaneamente beneficiari o vincolatari (come richiesto da Antitrust e Isvap);
b) qualora le banche condizionino l’erogazione di un mutuo bancario alla stipula di un’assicurazione sulla vita, il cliente può autonomamente reperirla sul mercato;

c) viene prevista la restituzione (che finora è stata disattesa) dei premi delle polizze vita relativi al periodo residuo del mutuo, in caso di estinzione anticipata o portabilità del mutuo stesso;
d) viene stabilita la cancellazione automatica (senza oneri per il cittadino) delle cosiddette ipoteche perenti, che rimangono formalmente iscritte nei registri immobiliari pur non essendo state rinnovate dal creditore, ovvero dopo la decadenza ventennale;
e) le banche non possono condizionare l’erogazione di un mutuo bancario all’apertura di un conto corrente presso la medesima banca, pena l’applicazione di una sanzione come pratica commerciale scorretta;

Costi transazioni elettroniche
a) il ripristino del limite dell’1,50% come limite soglia per eventuali incrementi delle commissioni interbancarie a carico degli esercenti, coerentemente con il comma che ha proprio come obiettivo la riduzione di tali commissioni;
b) riduzione dei tempi previsti per la riduzione delle commissioni interbancarie a carico degli esercenti;
c) l’eliminazione della sospensiva della gratuità delle transazioni con carta di credito fino a 100 euro dei pagamenti presso gli impianti di distribuzione dei carburanti;
d) la gratuità dei conti correnti di base destinati esclusivamente all’accredito della pensione fino a 1.500 euro.

2. ASSICURAZIONI – RCAUTO
a) si elimina la norma che prevede la riduzione del 30% del risarcimento dei danni per la riparazione del veicolo danneggiato, penalizzante per l’assicurato che si rivolge alla propria autocarrozzeria di fiducia;
b) si vincola la compagnia di assicurazione a dichiarare, in sede di preventivo e in sede di stipula del contratto, la diminuzione del premio assicurativo relativo all’anno successivo a quello assicurato nel caso in cui il cliente non abbia incidenti, per garantire un’efficace applicazione della formula bonus-malus. Il cliente rimane comunque libero di scegliere, nell’anno successivo a quello assicurato, la polizza assicurativa RC Auto;
c) si affida all’Isvap il compito di riformare, entro sei mesi, la formula bonus-malus per collegare la riduzione del premio delle polizze assicurative anche al comportamento dell’assicurato, rilevabile dal sistema della patente a punti;
d) si propone la correzione dell’articolo 34 sul confronto delle tariffe con una stesura che renda effettivamente praticabile la presentazione di più offerte da parte dell’agente, attraverso la collaborazione con altri agenti allo scopo comunque di fornire al cliente una soluzione contrattuale immediatamente stipulabile;
e) si prevede una sanzione a carico delle imprese di assicurazione che non provvedono a trasmettere la relazione all’Isvap sull’attività svolta per il contrasto alle frodi;
f) si rende efficace e meno onerosa l’installazione e la disinstallazione della scatola nera, prevedendo anche la portabilità senza costi per l’assicurato del dispositivo in caso di cambio della compagnia assicurativa;
g) si reintroduce la disciplina favorevole all’assicurato sulla disdetta delle polizze pluriennali, introdotta dalla legge n. 40 del 2007 e successivamente modificata dalla legge n. 99 del 2009 che ne ha ridotto portata ed efficacia.

3. ENERGIA E CARBURANTI
a) si sostituisce la norma sulla separazione della rete di trasporto del gas per definire un perimetro e tempi certi e brevi all’operazione di scorporo di Snam da Eni, da avviarsi con l’adozione del DPCM entro il 31 maggio 2012;
b) si rafforzano le norme per rendere più liberi i rapporti tra i gestori d’impianti di vendita e le fasi di approvvigionamento dei carburanti, anche con interventi di regolazione del mercato all’ingrosso da parte del Ministero sviluppo economico e dell’Acquirente unico;
c) si prevede l’eliminazione dei vincoli e degli obblighi alla vendita contestuale di diverse tipologie di carburanti e all’apertura di impianti self service anche nei centri abitati;
d) si sopprime la norma che cambia le attuali modalità di calcolo del prezzo medio praticato in Italia allo scopo di abbassare il divario del prezzo industriale con l’Unione europea. La sola rilevazione del prezzo praticato nei self service, infatti, altera la validità della rilevazione statistica.

4. TRASPORTI
a) si rende subito operativa una specifica Autorità indipendente per i trasporti (eliminando l’assegnazione temporanea delle funzioni all’Autorità per l’energia e il gas);
b) si rivedono le disposizioni riguardanti il rispetto del contratto collettivo nazionale per tutti gli operatori del settore ferroviario;
c) si introduce una più rigorosa scansione temporale per la separazione tra l’impresa ferroviaria e quella che gestisce l’infrastruttura.

5. AUTORITA’ DI REGOLAZIONE
Si introducono misure sull’incompatibilità degli incarichi per coloro che hanno ricoperto ruoli di governo o sono stati componenti di altre autorità di regolazione o vigilanza nei quattro anni precedenti (al fine di evitare passaggi diretti dei componenti dei collegi da un’Autorità all’altra anche durante l’esercizio del mandato).

6. TUTELA DEI CONSUMATORI
Si integrano le disposizioni sulla class action volte a semplificare e rendere meno oneroso l’accesso a questo strumento di tutela collettiva da parte dei cittadini.

7. TRIBUNALE DELLE IMPRESE
Si rivedono l’organizzazione, prevedendo un Tribunale per le imprese presso ciascun tribunale avente sede nel capoluogo del distretto della Corte di Appello (al posto delle attuali 12 sezioni specializzate), e le competenze in materia di controversia tra imprese.

8. PROFESSIONI
a) si ripristina l’equo compenso per i tirocinanti (già previsto nel decreto 138/2011);
b) si prevedono nuovi principi per la modernizzazione del ruolo e dell’assetto degli ordini professionali assicurando pari opportunità per i giovani;
c) si prevede la costituzione di libere associazioni nel campo delle professioni non regolamentate;
d) si propone di limitare la partecipazione al capitale delle società professionali da parte dei soci non iscritti all’albo.

9. FARMACIE
a) si rimuovono le limitazioni alla piena liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C (come richiesto da relazione Antitrust) contenute nell’articolo 32 del DL 201/2011 (Salva Italia), estendendola anche ai medicinali veterinari, al fine di ampliare la concorrenza a vantaggio dei cittadini;
b) si propone che siano i comuni ad individuare entro 60 giorni il numero e le zone delle nuove farmacie in base al quorum di 3.000 abitanti per farmacia;
c) si semplificano le procedure per i concorsi straordinari per soli titoli delle nuove sedi disponibili, stabilendo tempi perentori sia per l’adozione dei bandi che per l’espletamento dei concorsi;
d) ai soli fini del concorso straordinario si prevedono tre diverse graduatorie, distintamente per titolari di farmacie rurali, farmacisti non titolari e farmacisti operanti presso le parafarmacie ai fini dell’assegnazione delle nuove sedi;
e) si sopprimono le disposizioni vigenti sull’ereditarietà della farmacia a familiari non farmacisti;
f) si stabilisce che la direzione della farmacia privata non può essere mantenuta oltre il compimento del sessantasettesimo anno di età dai farmacisti iscritti all’albo.

10. NOTAI
a) si prevedono tempi certi di espletamento dei nuovi concorsi per coprire tutte le sedi vacanti (le attuali più quelle risultanti dall’aumento della pianta organica).


Il governo, il PD, l’UDC, l’IDV per un irrobbustimento delle norme anticorruzione. Il Pdl si oppone.

La magistratura ha messo sotto indagine il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, il leghista Davide Boni, con l’accusa di aver preso tangenti da girare al partito. Questo intervento della magistratura, oltre a aggravare la posizione della Lega dopo lo scivolone del pesantissimo e violento discorso di Umberto Bossi su Monti, ha fatto riaccendere i riflettori sulle norme anticorruzione e sulle diverse posizioni che destra e sinistra hanno su questo tema, pur sostenendo il Pdl, l’Udc e il Pd il governo Monti.

 

LINK all’articolo di Giovanni Bianconi su Il Corriere della Sera.


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