L’uomo del Monte
da www.partitodemocratico.it
Fuori la politica dalle banche. Non è uno dei tanti slogan della campagna elettorale ma le parole di Mario Monti che interviene sulla vicenda MPS. “Il PD c’entra in questa vicenda perché ha sempre avuto molta influenza sulla banca e sulla vita politica. Il mio non e’ un attacco a Bersani ma al fenomeno di commistione tra banca e politica che va sradicato”, ha dichiarato l’ex premier ai microfoni di ‘Radio Anch’io’.
A scorrere le liste di Monti intanto si legge che:
Alfredo Monaci, candidato n. 3 della lista Monti in Toscana
E’ stato membro del consiglio di amministrazione della Banca Mps dal 2009 al 2012, sotto la guida del presidente Mussari,
E’ stato presidente di Biver banca, partecipata da Mps sino a pochi mesi fa;
È tutt’ora Presidente Mps Immobiliare, società immobiliare del gruppo Mps.
“Ma il Monti che attacca il PD sugli incroci politica-banche è lo stesso Monti che ha candidato nella sua lista alla Camera in posizione eleggibile Alfredo Monaci, già membro del Cda di MPS dal 2009 al 2012 con Mussari, ex presidente di Biver Banca e tuttora presidente di MPS immobiliare”? Si domanda infatti Antonio Misiani, deputato e tesoriere del PD.
“Delle due l’una: o si tratta di un clamoroso caso di omonimia, oppure il presidente del Consiglio non è esattamente nelle condizioni migliori per dispensare al PD pillole di saggezza sul rapporto tra la politica e il sistema bancario”.
“Ascolto Monti attaccare Parlamento e Pd e mi chiedo se è lo stesso premier che abbiamo sostenuto o un suo sosia a caccia cinicamente di voti” si domanda il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini sul suo profilo Twitter.
“Monti dice che il Pd c’entra con Mps? Il Pd non c’entra nulla. E la posizione del Pd in materia di derivati è chiara e trasparente come testimoniato sempre dagli atti e dai comportamenti parlamentari del mio partito. Ho visto anche le altre dichiarazioni di Monti. Io credo che sarebbe bene che il professor Monti portasse rispetto al Partito democratico”. Così Anna Finocchiaro replica a Mario Monti nel corso di una iniziativa elettorale in provincia di Foggia.
“Capisco la campagna elettorale, ma non si possono seminare dubbi gratuitamente nei cittadini. E anche la equidistanza professata da Monti nei confronti del centrosinistra e del centrodestra – rimarca il presidente del gruppo Pd al Senato – credo sia un errore controproducente per i centristi stessi. Monti sa bene quale sia stato il contributo del Pd al suo governo e quale sia stata la nostra lealtà. E Monti sa come noi che il primo obiettivo per il bene del Paese è, oltre dare un governo stabile che aiuti l’Italia a rimettersi in cammino, impedire che la destra torni al governo”.
“In ogni caso sarebbe auspicabile un maggiore rispetto per il Pd. Non si possono raccontare ai cittadini, solo per scopi elettorali, cose non vere. Altri lo fanno, da Monti non ce lo aspettiamo”, conclude la Finocchiaro.
“Non era il Pd locale che influenzava la Banca, ma era la Banca che influenzava il Pd locale tant’è che i sindaci prima di Ceccuzzi erano espressione diretta del management della Banca”. A dirlo è il responsabile economico del Partito Democratico Stefano Fassina, intervenuto a Nove in Punto, su Radio24, sul tema MPS. “Se c’è stata una gestione sbagliata, come credo, – aggiunge – riguarda le scelte manageriali. Ritengo che sia stato un errore da parte della Fondazione quello di non scendere nel capitale della Banca come hanno fatto tante altre Fondazioni, ma di indebitarsi per mantenere il 49% del capitale della Banca”. Sul rapporto del partito con la banca Fassina dice che “è nella legge che quelle nomine siano fatte dagli enti territoriali, enti territoriali che a Siena erano espressione della Banca. Cioè il rapporto tra Banca e amministrazioni o partito è inverso di quello che si tenta di descrivere”.
Leave us a comment