L’Intervento di Marco Aldrighetti
Di seguito la dichiarazione di Marco Aldrighetti, fatta durante il Consiglio Comunale del 9 marzo 2010, in merito alla scelta di Gianluigi Mazzi, Gianmichele Bianco e Renato Farina di lasciare L’Incontro e di passare al Gruppo Misto.
—
L’Incontro nasce dall’intelligente intuizione di proporre ai cittadini di Sona di essere protagonisti della storia e del destino del proprio comune e di mettere insieme persone portatrici di valori, di ideali, di sensibilità e capacità diverse con l’ambizioso scopo di dare un buon governo al comune di SONA.
E’ nato così un movimento civico non contro i partiti ma che prima di chiedersi a quale schieramento le persone appartenessero ha preferito chiedersi quali erano le problematiche presenti sul territorio e quali erano le strategie progettuali per risolverle.
Il programma con il quale la nostra lista si è presentata alle elezioni è il frutto di questo entusiasmante lavoro che ha coinvolto moltissime persone, programma che qui non è opportuno ricordare nei suoi specifici contenuti ma che resta oggi ancora valido e di grande respiro, pur con le necessarie modifiche che l’evolvere degli eventi impone, Alle elezioni il 40% dei cittadini ci ha dato il consenso, è un ottimo risultato che non ci ha fatto vincere ma che ci impegna a svolgere con forza il nostro ruolo di minoranza.
E’ necessaria questa premessa perché solo ricordando il percorso che mi ha portato in consiglio comunale e gli impegni assunti con gli elettori posso ragionare riguardo a nuove prospettive politiche.
A mio parere manca in questo consiglio la capacità di dare risposte ai problemi reali che ci sono nel nostro territorio, manca una progettualità che è indispensabile in un comune con un incremento demografico così forte e che chiede risposte su grandi temi urbanistici e sociali.
Quale comune vogliamo? Quale sviluppo urbanistico? Che tipo di sociale intendiamo sviluppare? Quale ambiente e quale territorio progettiamo?
A me sarebbe piaciuto che il gruppo misto fosse nato per proporre analisi e soluzioni concrete a queste tematiche cercando di coinvolgere tutti i consiglieri che si sentono interessati e appassionati a discutere al di là dei propri gruppi di appartenenza ma non riesco a cogliere nella proposta dei consiglieri che oggi costituiscono il gruppo misto, al di là di un generico richiamo ai vari programmi, un progetto che vada in questo senso.
Le alleanze tra schieramenti diversi devono nascere su progetti concreti, e l’unico che nella proposta vedo è quello importantissimo di far funzionare la macchina comunale valorizzando le professionalità che ci sono.
Io credo che L’incontro come gruppo di minoranza abbia il compito in consiglio comunale e con iniziative pubbliche di farsi promotore di proposte che riportino al centro del dibattito politico e sociale le vere problematiche che in questo comune ci sono e che con urgenza si devono affrontare e risolvere.
Questo sarà l’impegnativo lavoro per il prossimo periodo che intendiamo fare con l’aiuto della nostra gente, con la consapevolezza di non subire passivamente gli eventi, ma con le nostre capacità, le nostre risorse, con le nostre idealità dare un contributo per fare del nostro comune un comune i cui cittadini si sentano a casa.
Non so quale sarà il futuro dell’Incontro, mi interessa molto il suo presente. Capire se il gruppo ha ancora un ruolo e uno spazio politico sarà il compito che ci attende nelle prossime settimane e che svolgeremo con il massimo impegno e responsabilità.
Leave us a comment