La Segreteria Nazionale del PD discute di occupazione e democrazia nei luoghi di lavoro

Martedì mattina (6 marzo) la segreteria nazionale del Partito Democratico ha discusso di crisi economica, occupazione, democrazia nei luoghi di lavoro, della trattativa sul mercato del lavoro e anche della prossima manifestazione nazionale della Fiom-Cgil.

La relazione di apertura l’ha svolta Stefano Fassina, responsabile economico del partito. “La riflessione sull’occupazione e sulle condizioni della democrazia nei luoghi di lavoro è stata al centro della riunione della segreteria di oggi” ha spiegato al termine della riunione Fassina. “Nella relazione introduttiva ho rimarcato il carattere generale dei problemi emersi negli ultimi mesi: i limiti alla rappresentanza sindacale presenti nelle aziende del gruppo Fiat; il mancato reintegro di tre lavoratori alla Sata di Melfi, nonostante la sentenza della Corte di Appello di Potenza; i rischi di discriminazione sindacale a Pomigliano; la violazione della libertà di informazione alla Magneti Marelli di Bologna. Abbiamo sottolineato come il Pd sia impegnato per risolvere tali problemi. In particolare, con proposte di legge in Parlamento per correggere l’art 8 del Decreto di Ferragosto e l’art. 19 dello Statuto dei Lavoratori. Nella discussione, grande preoccupazione è stata anche espressa per il futuro degli stabilimenti di Fiat auto, in particolare dopo recenti dichiarazioni dell’a.d. del gruppo. Alcune domande sono centrali: quali sono le prospettive del progetto “Fabbrica Italia”? Qual è il piano industriale sul quale investire i 20 miliardi di euro previsti nel 2010? Quale iniziative il governo può assumere sul terreno della politica industriale per sostenere una parte così rilevante della nostra manifattura? Le preoccupazioni per la democrazia nei luoghi di lavoro e l’impegno a rimuovere gli ostacoli al suo pieno ripristino mi avevano portato, insieme ad altri dirigenti del Pd, ad indicare la partecipazione alla manifestazione nazionale organizzata a Roma il 9 Marzo prossimo nella giornata dello sciopero generale indetto dalla Fiom per la democrazia, per il contratto nazionale per la difesa dell’art 18 dello Statuto dei Lavoratori. La posizione in merito alla partecipazione alla manifestazione del 9 Marzo però è cambiata, in quanto la manifestazione si è caricata anche di altri contenuti, in particolare la Tav, oggi al centro dell’agenda politica e causa di inaccettabili episodi di violenza. Data la posizione del Pd sulla Tav e considerata la possibile presenza dei movimenti NoTav alla manifestazione del 9 Marzo, ho ritenuto incoerente la partecipazione, nonostante la condivisione di alcuni dei problemi indicati dalla piattaforma dello sciopero generale. Infine – ha detto Fassina – nella discussione sulle condizioni e sulle prospettive del lavoro in Italia, abbiamo ribadito l’impegno del Pd perché si raggiunga un accordo: una soluzione innovativa e condivisa al tavolo aperto tra governo e parti sociali sul mercato del lavoro. Il Pd continua a ritenere decisivo l’accordo, il consenso delle parti sociali sulle riforme del mercato del lavoro, in una fase di sempre più acute sofferenze sociali, segnata dall’aggravamento della disoccupazione e della precarietà del lavoro, soprattutto per le generazioni più giovani”.



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