La nostra posizione
A una settimana dal voto che ci ha visto arrivare a un passo dalla meta, desideriamo innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno creduto nel nostro progetto di rinnovamento, che rimane la nostra priorità.
Come sapete, fra una settimana si deciderà il futuro sindaco del nostro Comune. I due contendenti hanno chiesto il nostro appoggio, con proposte diverse. Noi abbiamo deciso di non aderire a nessuna delle due, proseguendo il nostro impegno per il cambiamento nelle forme e nei ruoli che il risultato elettorale ci ha indicato.
Da un lato, la proposta pervenuta dal sindaco uscente, un apparentamento formale per la condivisione dell’amministrazione, ci avrebbe permesso di incidere sulla linea politica e realizzare alcuni punti importanti del nostro programma. Tuttavia, il dibattito al nostro interno e la volontà di mantenere fede ai propositi di coerenza e trasparenza enunciati in campagna elettorale, ci hanno portato a decidere di declinare l’offerta.
Dall’altra parte, siamo stati contattati da Gianluigi Mazzi, che ci ha chiesto di mettere sul piatto il nostro pacchetto di voti in cambio di un assessorato. Abbiamo risposto con un tentativo di ricostruire un progetto politico e amministrativo di ampio respiro, in grado di allargare la base del consenso nella ricerca di un interesse generale, tentativo che però è stato contrastato da logiche di potere e veti personali insormontabili.
Con arroganza, dopo i primi colloqui, sabato notte ci hanno confermato che l’eventuale accordo avrebbe comunque escluso qualunque apertura sui punti sostanziali del nostro programma e, con un falso moralismo teso a demonizzare il Partito Democratico, hanno preteso di scegliere le persone che avrebbero potuto interloquire con loro. Non c’è stato nessun margine di convergenza su punti programmatici o su assunzioni di responsabilità nell’interesse del Comune, solo una smisurata ambizione personale che lascia trasparire pericolosi interessi.
Non si poteva parlare di come modificare il PAT, di come aiutare le associazioni, di come ristrutturare le nostre scuole … La discussione e la preoccupazione dei nostri interlocutori erano unicamente volte a distribuire poltrone, peraltro in misura minima, in quanto tutte già spartite con precisione in fase di formazione della loro coalizione. Il confronto ci ha comunque permesso di cogliere la fragilità della loro compagine, mostrando le crepe di un gruppo che non avrebbe potuto aiutarci a realizzare il nostro ambizioso programma elettorale. Unico collante sembrano essere gli interessi personali e non le idee programmatiche.
Il rinnovamento e le nuove prospettive non possono passare da qui!
Cambiare TUTTE queste logiche di mero potere, tipiche della vecchia politica che abbiamo sempre criticato, resta il nostro obiettivo. Lo perseguiremo insieme con quanti continueranno ad accordarci la loro fiducia come promotori del cambiamento.
Enrico Cordioli ed i candidati di Partito Democratico e Nuove Prospettive
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