Governo mantenga gli impegni sui lavoratori precoci ed “esodati”

Abbiamo votato la fiducia al Milleproroghe per aiutare il Governo nello sforzo che sta compiendo per uscire dall’emergenza economica, in direzione della crescita e ci auguriamo che il dl sulle liberalizzazioni e il provvedimento sul lavoro possano essere altri due passaggi importanti per ridare fiducia al nostro Paese.
Riteniamo pero’ lo strumento del Decreto milleproroghe obsoleto e non all’altezza dei tempi, anche se abbiamo apprezzato lo sforzo di razionalizzazione che il Governo ha tentato di fare.
Quello di cui non siamo soddisfatti e’ il capitolo riguardante le pensioni dei lavoratori precoci ed esodati.
Alla Camera qualche modifica e’ stata fatta, ma in Senato il Governo non ha apportato le modifiche ancora necessarie e individuato quelle soluzioni che ci attendavamo. L’esecutivo ha assicurato che queste soluzioni andranno individuate in un provvedimento ad hoc.
Noi vogliamo credere al Governo che però ci deve dire a quali misure pensano, con quali tempi e con quali risorse pensano di affrontare la questione.
Nella transizione non è possibile esporre all’incertezza e all’assenza di tutele lavoratori ed imprese che hanno utilizzato, il più delle volte con accordi sui tavoli di crisi del Governo, gli strumenti disponibili per affrontare l’emergenza.
Gli accordi, individuali o collettivi, che hanno disegnato un percorso che portava alla pensione devono essere onorati.
Occorre togliere rapidamente migliaia di persone da un angoscioso limbo in cui si trovano o possono trovarsi a breve sospesi, senza lavoro e senza pensione, senza alcun reddito sul quale contare.
Allo stesso modo occorre dare alle imprese certezza che i passaggi già compiuti verso la soluzione di grandi crisi non siano nuovamente rimessi in discussione, con costi economici e sociali temiamo superiori al costo dell’intervento di deroga o di interpretazione che occorre perfezionare.

 

(Anna Finocchiaro e Giorgio Roilo, PD)



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