Franceschini – conferenza stampa dopo la Direzione del PD

“Abbiamo voluto il governo Monti e  gli abbiamo consegnato una missione precisa che e’ esattamente quella che sta facendo: affrontare l’emergenza e fare uscire il paese dalla crisi in cui e’ precipitato a causa del fallimento del governo  Berlusconi. Sia ben chiaro: il Pd non sta subendo il governo Monti ne’ lo sta vivendo come un governo lontano o, peggio, come se fosse un  governo di destra”. Lo ha detto Dario Franceschini alla Direzione del  Pd. “E’ una rappresentazione falsa della realta’ e se dovessimo fare l’elenco delle cose che il governo Monti sta facendo e’ proprio li’ che troveremo la distanza abissale con il governo precedente”,  aggiunge. “In quelle scelte c’e’ la distanza con quelle di Berlusconi.  Ecco perche ribadiamo che il governo Monti deve continuare nella sua missione, che e’ a termine, portando il Paese fuori dall’emergenza. E  lo deve fare anche anche su temi spinosi come la riforma del mercato  del lavoro”. “Volevamo un ddl e non un decreto, ma non era una minaccia. Tutti i decreti sono stati modificati dal Parlamento attraverso una mediazione politica tra le forze che  sostengono il governo e il governo stesso. Abbiamo detto no al decreto perche’ le norme sarebbero entrate in vigore subito per lasciare poi  al Parlamento la decisione di cambiarle”. “Ma – sottolinea il capogruppo del Pd alla Camera – possiamo assicurare l’approvazione del ddl come se fosse un decreto, attraverso una corsia preferenziale ed e’ quello ci auguriamo. La norma sulll’art. 18 e’ una norma sbagliata nel merito, che determina per migliaia di persone conseguenze drammatiche, innanzitutto sui destini individuali e poi sull’impatto sociale”. “Ora, come e’ accaduto per gli altri provvedimenti del governo  modificati dal Parlamento, l’inevitabile mediazione non puo’ essere affidata ad un voto di una delle due aule con maggioranze occasionali. E’ evidente che si deve cercare una mediazione tra le forze politiche  che sostengono il governo che tuteli i diritti”, osserva ancora Franceschini.



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