Contro la corruzione
La corruzione è uno dei motivi principali per cui il futuro dell’Italia è bloccato nell’incertezza. Pochi in Europa vivono il problema in maniera così acuta (ci seguono solo Grecia e Bulgaria). Si tratta di un male profondo, fra le cause della disoccupazione, della crisi economica, dei disservizi del settore pubblico, degli sprechi e delle ineguaglianze sociali.
Ai rappresentanti in Parlamento è il momento di chiedere che la trasparenza diventi una condizione e non una concessione, esercitando il pubblico diritto di conoscere.
Per questo, i candidati veronesi del PD alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio hanno sottoscritto i 5 impegni stringenti contro la corruzione proposti da Libera e dal Gruppo Abele. Serviranno per potenziare la legge anticorruzione nei primi cento giorni di legislatura e per rendere trasparenti le candidature.
I 12 candidati hanno deciso, quindi, di:
1. inserire nella propria campagna elettorale la promessa di continuare il rafforzamento della legge anticorruzione iniziato con la riforma del novembre 2012. Concretamente, chiediamo sia modificata la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) entro i primi cento giorni di attività parlamentare, con l’aggiunta della voce “altra utilità”;
2. pubblicare il proprio Curriculum Vitae con indicati tutti gli incarichi professionali ricoperti,
3. dichiarare la propria situazione giudiziaria e quindi eventuali procedimenti penali e civili in corso e/o passati in giudicato;
4. pubblicare la propria condizione patrimoniale e reddituale;
5. dichiarare potenziali conflitti di interesse personali e mediati, ovvero riguardanti congiunti e familiari.
Il Partito Democratico veronese per un futuro senza corruzione.
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