Con Croce affonda anche Tosi
da www.pdverona.it
Croce ha confermato che ha riferito a Tosi “le gravi anomalie” riscontrate e inserite in cinque esposti e 87 documenti allegati, e avrebbe documentato questi colloqui anche al Magistrato. Se confermato, è la prova delle responsabilità politiche del Sindaco in questa vicenda.
AGEC è un’azienda speciale, direttamente collegata al Comune, quindi, Tosi aveva il dovere – e forse anche l’obbligo giuridico – di agire.
Invece, ha detto che non c’era nulla di rilevante nelle confessioni di Croce, che ha inviato le stesse all’AGEC, ma su quelle confessioni la Procura indaga.
Per quale ragione non l’ha fatto lui? E adesso che ne è a conoscenza, cosa intende fare?
Con Croce affonda anche Tosi.
Se le indagini confermeranno le irregolarità di cui si parla, siamo di fronte ad una vergogna che Verona deve rifiutare. E deve farlo con una seduta straordinaria del Consiglio Comunale perché ad esserne danneggiato è anche il Comune, la casa di tutti i veronesi.
Tosi abbia il coraggio di dire che il Comune si costituirà parte civile nell’eventuale processo che ci sarà, restituisca credibilità alla casa comunale e all’AGEC, anche rimuovendo il Vicepresidente leghista Colognato dopo quanto è emerso sull’utilizzo di un alloggio affittato ad altri.
Vanno tutelati anche le centinaia di dipendenti AGEC per il fatto che la loro Azienda è chiamata in causa sulle cose peggiori per un’Azienda pubblica retta con i soldi pubblici.
Solo un Commissario straordinario può riportare serenità. Ogni altra nomina di sapore politico non porterà nessun beneficio.
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