Comunicato stampa PD di Sona

Oggetto: Mozione della Lega e di Progetto Comune sul D.D.L. Zan-Scalfarotto, presentata in Consiglio Comunale di Sona in data 9.7.2020

La Lega di Sona e Progetto Comune attaccano pesantemente il D.D.L. (Disegno di Legge) Zan-Scalfarotto, definendolo una legge liberticida, perché violerebbe la libertà di pensiero, la libertà di parola, la libertà di opinione, la libertà di associazione, la libertà di stampa, la libertà di educazione, la libertà di insegnamento e la libertà religiosa.

Trattasi, peraltro, di una “mozione fotocopia”, proposta dalla destra e dall’estrema destra in tanti altri Comuni della provincia, compreso il  Comune di Verona.

Chiunque vada a leggersi il testo del D.D.L. Zan-Scalfarotto (facilmente reperibile on line) si accorgerebbe che la suddetta mozione riporta solo circostanze palesemente false e contrarie al vero, lamentando pretestuosamente presunti attentati alle libertà fondamentali.

Con il D.D.L Zan-Scalfarotto, invece, si propone di modificare l’art. 604 bis del Codice Penale che attualmente recita:” Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.

La proposta di modifica consiste nell’inserire dopo la parola religiosi la seguente frase: “oppure fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”.

Attualmente, viene punito con la sanzione prevista dall’art. 604 bis c.p., chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, mentre un domani, qualora il D.D.L. Zan-Scalfarotto venisse approvato, sarebbe punito anche chi istiga a commettere o commette atti di discriminazione fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere.

Viene, quindi, ampliata solo la norma incriminatrice, comprendendo  anche l’istigazione a commettere o la commissione di atti di discriminazione fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere.

Come si vede, non è punita o limitata la libertà di pensiero, di parola, di opinione, di associazione, di stampa, di educazione, di insegnamento e religiosa.

L’istigazione a commettere, o la commissione di atti di discriminazione per motivi religiosi è già prevista come reato dall’art. 604 bis c.p.; con la modifica proposta l’istigazione a commettere, o la commissione di atti di discriminazione fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere diverrebbe pure reato.

Per la sussistenza del reato, nella nuova formulazione della norma, lo ripetiamo, devono  essere (come lo era con il vecchio testo dell’art. 604 bis c.p.) istigati o commessi atti di discriminazione, mentre la manifestazione del pensiero, di opinione e di parola non vengono minimamente intaccate, mantenendo sempre pari tutela, in quanto diritti primari previsti dalla nostra Costituzione.

La “mozione fotocopia” proposta dalla Lega e da Progetto Comune non ha alcuna attinenza con le giuste finalità perseguite dal D.D.L. Zan-Scalfarotto, ma è solamente  l’ennesimo spot elettorale di una parte politica che ama cavalcare le idee più retrive ed i sentimenti meno nobili della popolazione.

La materia trattata, inoltre, non è di competenza del Consiglio Comunale e ci auguriamo che l’Amministrazione Mazzi  respinga con fermezza la mozione.

Sona 21.7.2020

 

Giovanni Forlin segretario Circolo P.D. di Sona

 



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