Chiarezza sulla vicenda dell’acqua

Di seguito il testo di un’interrogazione presentata in data 2 dicembre 2009 dai consiglieri de L’Incontro.

 

 

Alla c.a.
Gualtiero Mazzi
Sindaco del Comune di Sona

P.zza Roma, 1
37060 Sona (VR)

INTERROGAZIONE URGENTE

“PRESENZA DI SOSTANZA CHIMICHE NELL’ACQUA POTABILE DI LUGAGNANO”

I Consiglieri Comunali firmatari di questa interrogazione:

PREMESSO che:

 le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite, non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana;

deve essere posta particolare attenzione al monitoraggio di contaminazioni chimiche dovute a pesticidi ed a composti organoclorurati e al controllo in merito alla presenza di alghe o di altri microrganismi che si possono sviluppare nelle reti.

 In data 19.11.2009 è pervenuta via fax la nota dell’Azienda ULSS n. 22 di Bussolengo prot. n. 0025342 con la quale comunicava che a seguito dei controlli analitici effettuati presso via Di Mezzo nella frazione di Lugagnano di Sona, è emerso che il valore di concentrazione del parametro “desetilterbutilazina” è pari a 0,13 µg/l superiore al valore stabilito dalla vigente normativa di riferimento;

 in data 19 novembre 2009 è stata emanata dal Vicesindaco l’ordinanza contingibile e urgente n. 137 che prevedeva il divieto utilizzo per uso potabile dell’acqua prelevata da acquedotto comunale nella frazione di Lugagnano di Sona;

 in data 20 novembre 2009 è stata revocata l’ordinanza n. 137 del 19.11.2009 “Ordinanza contingibile ed urgente di divieto di utilizzo per uso potabile dell’acqua prelevata da acquedotto comunale nella frazione di Lugagnano di Sona”.

 Dal sito internet di Acque Veronesi è stata pubblicata la seguente notizia ”L’allarme diserbanti nelle acque di Lugagnano di Sona è subito rientrato, grazie ad un intervento lampo di Acque Veronesi, la realtà che gestisce il servizio idrico integrato… Una situazione che è stata risolta bloccando immediatamente l’emungimento di acqua dal pozzo, al servizio degli utenti di Lugagnano ne erano rimasti altri due, e pulendolo con spurghi. Già nella giornata di venerdì l’amministrazione comunale di Sona ha ritirato l’Ordinanza di divieto dell’uso dell’acqua”;

RILEVATO che:

 La maggior parte dei cittadini di Lugagnano hanno appreso informalmente grazie il passaparola del divieto dell’utilizzo dell’acqua potabile, e quel che è grave non attraverso il Comune di Sona che doveva come recitato nell’ordinanza n. 137/2009 sottoscritta dal Vicesindaco “… data la più ampia diffusione e conoscenza mediante avvisi alla cittadinanza residente nella frazione di Lugagnano di Sona nei luoghi pubblici e di maggiore frequentazione”;

 Il Comune di Sona non ha avvisato dell’emergenza le scuole elementari, medie, le materne, la casa di riposo, nonostante il giorno dopo era previsto anche il servizio mensa;

 non è stato attivato nessun piano di emergenza per la popolazione e le scuole (es: apparecchiature per il confezionamento di acqua potabile in sacchetti, un potabilizzatore, un centro di produzione e imbottigliamento “boccioni”, cisterne munite di rastrelliera e rubinetti, autobotte);

CONSIDERATA:

la necessità di tutelare la salute dei cittadini da ogni possibile conseguenza in ordine al rischio dell’utilizzo d’acqua potabile con presenza di sostanze chimiche oltre i limiti normativi;

VISTO:

il D.Lgs. 2 febbraio 2001 n. 31;

l’art. 41 del regolamento per la disciplina delle adunanze comunali;

L’art. 43 – 50 – 54 del TUEL;

INTERROGANO

Il Sindaco e gli Assessori competenti per sapere se:
1. intendano promuovere ulteriori rilievi mirati a valutare la conformità dell’utilizzo dell’acqua potabile dei cittadini di Lugagnano;
2. intendano avvalersi, trattandosi di problematiche con un possibile risvolto sulla salute dei cittadini, della consulenza specialistica dei tecnici dell’Ulss 22;
3. di spiegare e documentare la causa o l’origine di quanto è successo;
4. di spiegare e documentare eventuali interventi effettuati sull’impianto di approvvigionamento d’acqua potabile e le motivazioni;
5. in conformità a quali garanzie documentabili ha ritenuto di non intervenire adottando tutti gli strumenti necessari per adempiere all’onere di informare la popolazione circa l’evoluzione della situazione e del potenziale rischio così come previsto dall’ordinanza 137/2009;
6. in conformità a quali garanzie documentabili ha ritenuto che la salute dei cittadini di Lugagnano (bambini e anziani) non era tanto a rischio da meritare una capillare informazione del divieto di utilizzo dell’acqua potabile;
7. per quale motivo l’ordinanza 137/2009 e la revoca siano state pubblicate sul sito internet del Comune di Sona la mattinata del giorno 20 novembre 2009, contravvenendo a quanto previsto dall’ordinanza 137/2009 “… venga data la più ampia diffusione e conoscenza mediante avvisi alla cittadinanza residente nella frazione di Lugagnano di Sona nei luoghi pubblici e di maggiore frequentazione… nonché: pubblicata all’Albo Pretorio… pubblicata sul sito internet del Comune di Sona”;
8. perché non rende pubblici i dati periodici delle analisi dell’acqua a garanzia di una maggiore informazione e tutela della salute dei cittadini;
9. per quale motivo la trasparenza di questi dati anziché migliorare peggiora ed i dati non vengono resi disponibili al pubblico, le analisi sul sito internet di Acque Veronesi risalgono al 1° semestre 2009 (vedi allegato);
10. i referti d’analisi non contengano informazione maggiormente dettagliate sul chimichismo dell’acqua potabile;
11. qual é oggi la certezza del cittadino riguardo alla qualità dell’acqua che sgorga dai suoi rubinetti;
12. nel piano di protezione civile del Comune di Sona, è contemplata questo tipo di emergenza visto il verificarsi dei due casi in questo periodo (Sona e Lugagnano) e nel caso non sia contemplata se l’Assessore Vantini ha intenzione di inserirla, prevedendo le conseguenti procedure per superare l’emergenza;
13. visto che dal sito di Acque Veronesi è stata pubblicata la notizia “…già nella stessa serata di giovedì i valori erano tornati nella norma”, si chiede perché è stata emanata l’ordinanza;

CHIEDONO

1. Per espletare il mio mandato, di ottenere copia dei seguenti documenti prima di discutere in Consiglio Comunale l’interpellanza:
a. eventuali rapporti dell’ASL 22 o di altri enti preposti ai controlli;
b. tutta la documentazione e i risultati inerenti le ultime quattro analisi dell’’acqua potabile effettuate nei punti di controllo prestabiliti di Lugagnano;
2. l’urgente e sollecita risposta scritto entro 10 giorni ai sensi dell’art. 41 regolamento per la disciplina delle adunanze comunali, trattandosi di una questione inerente la salute pubblica;

AVVERTONO

1. il D.Lgs. 2 febbraio 2001 n. 31, prevede degli adempimenti obbligatori per il Comune i quali non possono essere disattesi e per l’adempimento dei quali, con la presente, si pone formale istanza;
2. ai sensi dell’art. 16 della L. 86/90 (che ha modificato l’art. 328 del Codice Penale) la risposta alla suesposta istanza deve pervenire nel termine di 30 giorni dalla ricezione della richiesta medesima.

Cordiali saluti

I Consiglieri de L’Incontro
Gianluigi Mazzi
Marco Aldrighetti
Giovanni Forlin
Gianmichele Bianco
Renato Farina
Ambrosi Mirko

Allegati:
 comunicato stampa Acque Veronesi;
 referto analisi acqua Acque Veronesi.



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