Fondo ODI: Brancher non è l’uomo giusto
Fondo ODI: Brancher non è l’uomo giusto, le istituzioni riprendano il controllo della situazione.
Tra pochi giorni scadono i termini del nuovo bando per la distribuzione dei fondi ODI ai comuni di confine (a cui accedono anche i confinanti dei confinanti), ma ancora non è dato sapere quali progetti siano stati ammessi al primo bando, risalente a due anni fa. Ritardi e inefficienze che evidenziamo come Aldo Brancher non sia l’uomo giusto per sovrintendere a queste funzioni.
Ad una gestione del fondo che avrebbe bisogno di maggiore dinamicità e trasparenza, ora si aggiunge anche il sospetto di malversazioni e di manovre sospette di denaro sempre nell’ambito di attività rivolte alla promozione del territorio.
La montagna veronese ha bisogno di efficienza, rapidità e trasparenza per il suo rilancio. Per questo è necessario che Brancher si faccia da parte e che le istituzioni a partire dai Comuni interessati e dalla Provincia di Verona riprendano in mano la situazione avviando un serio confronto con la Regione Veneto attraverso il quale ridefinire ruolo e modalità dei finanziamenti del Fondo ODI, così come degli altri organismi che saranno sempre più centrali nelle politiche montane, ovvero il BIMA ed il GAL Baldo-Lessinia.
Diego Zardini, capogruppo Pd in Provincia di Verona