Tosi, solite promesse di fine anno

da www.pdverona.it – 13 dicembre 2012

 

Da sei anni, ogni fine anno, Verona si sente ripetere sempre la stessa filastrocca: traforo, filobus, parcheggi, Arsenale, Verona Sud, ma i risultati sono ancora di là da venire. Una delle poche cose che si muovono sotto questa amministrazione sono le poltrone, quelle dei fedelissimi del Sindaco: Miglioranzi, Sardelli, Bissoli, Di Dio… e il fiume di denaro che l’amministrazione drena dalle aziende partecipate che forniscono i servizi ai cittadini per tappare le falle di bilancio: Agec indebitata con le farmacie, Agsm impaludata nella fittizia fusione con Amia, Aeroporto al collasso e una Fiera che ha urgente bisogno di strategie di rilancio. Mano a mano che il tempo passa i bluff vengono allo scoperto: della sicurezza e del decoro, cavalli di battaglia dei primi anni di mandato, il sindaco non parla più, eppure la città è sempre più disordinata, soprattutto sotto l’aspetto viabilistico a cui la giunta non si decide a metter mano, per non parlare delle sparatorie in pieno giorno degli ultimi mesi che assieme ai continui furti e rapine diffondono un generale senso di insicurezza. Non si parla più di grandi opere-spot come il nuovo stadio; l’iter del traforo è concluso ma scopriamo ora che senza l’aiuto pubblico i soldi per realizzarlo non ci sono. L’inceneritore è rimasto politicamente orfano. Quello che vediamo è un sindaco che ha venduto tanto fumo e che ora è distratto dalle sue ambizioni nazionali. Ma vuole esportare lo stesso modello anche nel resto del Paese?
Vincenzo D’Arienzo, segretario provinciale Pd
Michele Bertucco, capogruppo Pd in Comune



Da parte del segretario provinciale

Care e cari,
al termine di una giornata straordinaria – hanno votato 30.320 veronesi – voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno partecipato al voto. Abbiamo cercato di dare il massimo e tantissimi volontari, quasi 800, si sono adoperati per rendere l’organizzazione
quanto più possibile efficiente. Una prova di maturità evidente che ci
pone ancora una volta al servizio della democrazia.
Rinnovo il ringraziamento nella consapevolezza che Domenica prossima sarà fatto
altrettanto, in quello che sarà il nostro lancio verso la vittoria alle politiche.
I risultati di Verona e provincia:

M. Renzi 12.535 pari a 41,39%
P. Bersani 12.076 pari a 39,87%
N. Vendola 3.585 pari a 11,84%
L. Puppato 1.799 pari a 5,94%
B. Tabacci 292 pari a 0,96%

L’antipolitica ha perso, anche qui a Verona.

Vincenzo D’Arienzo

Segretario Provinciale PD


Con Croce affonda anche Tosi

da www.pdverona.it

 

Croce ha confermato che ha riferito a Tosi “le gravi anomalie” riscontrate e inserite in cinque esposti e 87 documenti allegati, e avrebbe documentato questi colloqui anche al Magistrato. Se confermato, è la prova delle responsabilità politiche del Sindaco in questa vicenda.

AGEC è un’azienda speciale, direttamente collegata al Comune, quindi, Tosi aveva il dovere – e forse anche l’obbligo giuridico – di agire.

Invece, ha detto che non c’era nulla di rilevante nelle confessioni di Croce, che ha inviato le stesse all’AGEC, ma su quelle confessioni la Procura indaga.

Per quale ragione non l’ha fatto lui? E adesso che ne è a conoscenza, cosa intende fare?

Con Croce affonda anche Tosi.

Se le indagini confermeranno le irregolarità di cui si parla, siamo di fronte ad una vergogna che Verona deve rifiutare. E deve farlo con una seduta straordinaria del Consiglio Comunale perché ad esserne danneggiato è anche il Comune, la casa di tutti i veronesi.

Tosi abbia il coraggio di dire che il Comune si costituirà parte civile nell’eventuale processo che ci sarà, restituisca credibilità alla casa comunale e all’AGEC, anche rimuovendo il Vicepresidente leghista Colognato dopo quanto è emerso sull’utilizzo di un alloggio affittato ad altri.

Vanno tutelati anche le centinaia di dipendenti AGEC per il fatto che la loro Azienda è chiamata in causa sulle cose peggiori per un’Azienda pubblica retta con i soldi pubblici.

Solo un Commissario straordinario può riportare serenità. Ogni altra nomina di sapore politico non porterà nessun beneficio.


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