Tavolo di controllo su grandi appalti
L’Italia oltre alla grave crisi economica presenta un alto tasso di corruzione.
La classifica dell’organizzazione Transparency International, che ha presentato a Berlino il CPI 2011, corruption perception index annuale, ci pone al 69esimo posto su 182 paesi, quartultimi in Europa, davanti solo a Grecia, Romania e Bulgaria.
L’alto tasso di corruzione indica che in Italia vi è una bassa trasparenza che non facilita certamente gli investimenti esteri nel nostro paese e non incoraggia il rapporto tra le Pubbliche Amministrazioni ed i cittadini.
Un fenomeno molto pericoloso è rappresentato dall’economia criminale che penetra nel sistema economico ed istituzionale ed è l’unica organizzazione che in questo momento di crisi possiede notevole liquidità finanziaria.
E a Verona? Nei prossimi anni saranno investiti miliardi di euro in tante opere faraoniche, alcune delle quali assolutamente inutili e dannose per il nostro territorio. Questo enorme volume di denaro potrebbe attirare l’interesse della criminalità organizzata che ha necessità di riciclare i capitali illeciti e potrebbe inquinare l’economia legale.
Verona ha gli anticorpi per fronteggiare questo pericolo? Quali sono i segnali, le azioni da porre in essere? Spiace osservare che non se ne parla da nessuna parte.
E’ costituito in Prefettura un tavolo di valutazione sulle grandi opere pubbliche finanziate con rilevanti investimenti nazionali composto dal Prefetto e da vari Organismi ispettivi. Il compito è quello di seguire gli appalti pubblici finanziati dallo Stato.
Sul nostro territorio, però, non ci sarà solo la TAV. Infatti, tra gli altri, sono previste rilevanti infrastrutture che non sono finanziate con fondi statali, ma sono pianificate dagli Enti locali, Regione, Provincia e Comuni vari. Ad esempio, avremo il collegamento delle tangenziali (2,4 mld), il traforo delle torricelle (1 mld circa), le infrastrutture dell’area sud/ovest della provincia – autodromo, logistica, agroalimentare – diversi mld), due nuove autostrade (Ti.Bre., Nogara/mare adriatico – 3 mld circa) ed altro ancora.
In quale sede queste occasioni vengono affrontate?
Attesa la delicatezza del fenomeno, proponiamo di costituire presso la Prefettura di Verona un tavolo di valutazione anche per le opere che non sono di competenza statale in modo da seguire tutte le procedure avviate in sede locale e attuare forme di controllo attraverso le Forze di Polizia e/o altri Enti ispettivi in modo da contrastare eventuali interessi illeciti sul nostro territorio.
Vincenzo D’Arienzo – Segretario Provinciale