Ok a riduzione dei parlamentari ma Pdl e Lega mettono a rischio le riforme
di Anna Finocchiaro (22 giugno 2012)
Noi siamo preoccupati perchè la riduzione del numero dei deputati e quella dei senatori che voteremo mercoledì è inserita in un provvedimento che a mio avviso non diventerà mai legge dello Stato. Questa votazione rischia, quindi, di essere una delle tante votazioni sulla riduzione del numero dei parlamentari avvenute in Parlamento negli anni, e non capisco perché non ci si voglia impegnare fino in fondo per mettere in sicurezza questa parte della riforma. Mercoledì torneremo a discuterla e noi torneremo a porre questa questione: mettiamo in sicurezza, stralciandole da questo testo, quelle parti di riforma costituzionale che riusciamo a votare insieme. Il resto mi pare che ormai sia destinato a non essere approvato.
Con la presentazione in aula degli emendamenti sul semipresidenzialismo, il Pdl ha violato un patto che vedeva i due terzi dell’Aula del Senato d’accordo sul testo di riforma costituzionale. Lo ha fatto per buttare la palla in tribuna e lo scambio tra Pdl e Lega tra semipresidenzialismo e Senato federale lo dimostra. Non consentiremo che Pdl e Lega facciano campagna elettorale giocando con le istituzioni e con la Costituzione. Avevamo una strada maestra, quella di andare avanti sul testo uscito dalla commissione Affari Costituzionali del Senato. Il Pdl ha deciso di non percorrerla e ora rischiamo di non approvare nè la riforma costituzionale nè la riduzione del numero dei parlamentari. Io credo che non ce lo possiamo permettere.