Docce fredde sulla promozione del Lugagnano

Comunicato stampa inviato alle ore 11.58 di sabato 4 maggio ai mezzi di stampa (L’Arena, Il Corriere di Verona, Il Baco da Seta)

Con una grande festa aperta a tutta la cittadinanza che si terrà domani, domenica 5 maggio, al campo sportivo di Via Stadio, la società calcistica della nostra principale frazione, l’AC Lugagnano, festeggerà lo storico traguardo della promozione in Eccellenza, il campionato di massimo livello su base regionale. Un successo che dà lustro al nostro territorio e che riafferma l’alto valore dello sport, ma che viene oscurato dalle condizioni a dir poco indecorose in cui si sono trovati ad operare anche quest’anno i dirigenti della società, i volontari che seguono le squadre, gli atleti e i tifosi: infiltrazioni d’acqua dalle coperture delle tribune e dal tetto del bar, crepe nelle strutture murarie, impianti sanitari fatiscenti e inefficienti. Basti dire che il 20 marzo scorso, al termine della partita giocata in casa, il solito problema dell’insufficienza di acqua calda aveva costretto la società del Lugagnano ad organizzare il trasporto della terna arbitrale e dell’intera squadra ospite agli impianti sportivi di Via Marconi per permettere loro di fare la doccia. Una situazione indecorosa che la sconclusionatezza dell’amministrazione uscente, guidata da Gualtiero Mazzi e da Vittorio Caliari, ha portato all’esasperazione. Se verrò eletto sindaco la mia amministrazione metterà immediatamente mani agli interventi più urgenti per consentire alla prima squadra e all’ampio settore giovanile costituito da altre 11 squadre di riprendere la preparazione atletica e i rispettivi campionati in situazioni di decoro e sicurezza.

 

Enrico Cordioli candidato a Sindaco di Sona
per Nuove Prospettive e Partito Democratico


Il nostro sostegno a Enrico Cordioli: le ragioni di una scelta

Comunicato Stampa

Il nostro sostegno a Enrico Cordioli: le ragioni di una scelta

Il Partito Democratico ha deciso di rinunciare a un proprio candidato di bandiera e di aderire al progetto politico proposto da Enrico Cordioli e dalla lista Nuove Prospettive, di cui Cordioli è espressione, dopo un’attenta e ponderata valutazione, al termine della quale è stata acquisita la convinzione che Cordioli e Nuove Prospettive sono una realtà matura, rodata da mesi di lavoro, capace di rispondere in pieno alla domanda di rinnovamento e di discontinuità di cui Sona ha urgente bisogno. A differenza di altre coalizioni, che si agitano nella affannosa ricerca di simboli o di bandiere di partito, Nuove Prospettive contiene già in sé tutto ciò di cui ha bisogno: l’impegno civico e associazionistico che costituiscono la parte migliore della società civile di Sona. Grazie alle esperienze accumulate in diversi ambiti e grazie all’apporto di esperienze politiche di diverse tendenze (progressiste, centriste e moderate) siamo certi che questa coalizione sarà in grado di decidere con
competenza, radicamento e conoscenza del territorio in tutti gli ambiti in cui si svolge l’azione amministrativa.

Mirko Ambrosi
Segretario Pd Sona


Stop al femminicidio

da www.pdverona.it

 

Stop al femminicidio: io ci metto la faccia

La Conferenza Donne Democratiche di Verona aderisce alla campagna di sensibilizzazione sul tema del femminicidio promossa dalla Rete degli Studenti Medi del Veneto, Studenti Per UDU Padova, UDU Venezia e UDU Verona. Per farlo è sufficiente inviare alla Rete una propria foto accompagnata dallo slogan “stop femminicidio: #iocimettolafaccia”. Per poi diffondere e mantenere alta l’attenzione.

Il termine femminicidio non nasce per caso, né perché mediaticamente d’impatto nè tantomeno per ansia di precisione.

Oggi sembra quasi una banalità ripetere i dati dell’OMS: la prima causa di uccisione nel Mondo delle donne tra i 16 e i 44 anni è l’omicidio (da parte di persone conosciute). Negli anni Novanta il dato non era noto, e quando alcune criminologhe femministe verificarono questa triste realtà, decisero di “nominarla”. Fu una scelta politica: la categoria criminologica del femmicidio introduceva un’ottica di genere nello studio di crimini “neutri” e consentiva di rendere visibile il fenomeno, spiegarlo, potenziare l’efficacia delle risposte punitive.
Dietro questa parola c’è una storia lunga più di venti anni, una storia in cui le protagoniste sono le donne.

Il termine “femicide” (in italiano “femmicidio” o “femicidio”) nacque per indicare gli omicidi della donna “in quanto donna”, ovvero gli omicidi basati sul genere, ovvero la maggior parte degli omicidi di donne e bambine. Non stiamo parlando soltanto degli omicidi di donne commessi da parte di partner o ex partner, stiamo parlando anche delle ragazze uccise dai padri perché rifiutano il matrimonio che viene loro imposto o il controllo ossessivo sulle loro vite, sulle loro scelte sessuali, e stiamo parlando pure delle donne uccise dall’AIDS, contratto dai partner sieropositivi che per anni hanno intrattenuto con loro rapporti non protetti tacendo la propria sieropositività, delle prostitute contagiate di AIDS o ammazzate dai clienti, delle giovani uccise perché lesbiche.

Anche l’Unione Europea ha riconosciuto che il femminicidio riguarda tutti gli Stati del mondo, non solo quelli latinoamericani. L’attuale situazione politica ed economica dell’Italia non puo’ essere utilizzata come giustificazione per la diminuzione di attenzione e risorse dedicate alla lotta contro tutte le manifestazioni della violenza su donne e bambine in questo Paese.

Un triste primato che porta le Nazioni Unite a parlare di femminicidio per l’Italia: rimane costante è la violenza in generale esercitata dagli uomini sulle donne.
Secondo l’Istat infatti una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni è stata colpita, nell’arco della propria vita, dall’aggressività di un uomo, e nel 63% dei casi alla violenza hanno assistito i figli. Le donne più colpite sono quelle comprese nella fascia 16-24 anni.

Le vittime sono considerate oggetti di proprietà e nel momento in cui cercano di spezzare questo legame, scatta la furia.
Intanto nel nostro Paese sono cento le donne vittime di femminicidio nel 2012, e chissà quante di cui non conosciamo i nomi.

Per quanto ancora l’Italia permetterà tutto questo?
Chiediamo e vogliamo vivere in una società che tuteli i diritti di tutti e non permetta più di lesionare la dignità altrui.

Stefania Bozzi – Portavoce Donne democratiche di Verona

 

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Un ringraziamento

Come Circolo PD di Sona vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato all’assemblea che abbiamo organizzato giovedì scorso, 31 gennaio, presso le scuole medie di Lugagnano.

Un ringraziamento all’on. Dal Moro, oltre che per la competenza anche per la disponibilità che ha sempre dimostrato nei nostri confronti. Un ringraziamento ai relatori – Michele Corso segretario provinciale della CGIL di Verona, Ferdinando Marchi direttore della Confederazione Nazionale Artigiani di Verona, Claudio Bolcato Vicepresidente dell’Azione Cattolica di Verona e Maurizio Bernardi Sindaco di Castelnuovo del Garda – che con la loro presenza hanno contribuito ad elevare il livello della discussione e ad affrontare le varie problematiche che le categorie che rappresentano si trovano a fronteggiare quotidianamente.

Un ringraziamento anche all’amico Alfredo Forlin per aver moderato la serata.

Ed, ovviamente, un sentito grazie a tutti i 75 cittadini che hanno scelto di uscire di casa per assistere al dibattito, in un momento storico in cui l’antipolitica la fa da padrona e dove è sempre più difficile trovare le motivazioni per partecipare ad una assemblea politica.

Grazie ancora.

 

Il Circolo di Sona del Partito Democratico


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