Nuove cariche per il PD di Sona

Per il Partito Democratico è tempo di congresso. Non solo a livello nazionale, ma anche provinciale e locale.
Anche per il Circolo di Sona è giunto il momento di rinnovare le cariche e martedì 29 ottobre si è svolto il Congresso, durante il quale sono stati eletti il nuovo segretario e i nuovi membri del direttivo.DSC_6405
L’onore e l’onere di guidare il PD di Sona per i prossimi anni spetterà a Lucia Corona Piu, di San Giorgio in Salici, che va a prendere il posto del coordinatore uscente Mirko Ambrosi.
Ecco le prime dichiarazioni a caldo della neoeletta: << Sono felice perché stiamo dando un nuovo corso al PD di Sona: superando le normali divergenze di vedute e le differenze di esperienza, abbiamo creato una bella squadra, che lavorerà in modo attivo e propositivo per dare al nostro partito una forma aperta e inclusiva. L’obiettivo è la partecipazione, vogliamo che le persone si sentano coinvolte, oltre che ascoltate, che provino il gusto del proporre idee e realizzare progetti. Vogliamo che si sentano utili, valorizzate, responsabilizzate. La linea politica e programmatica verterà sui temi di maggiore interesse della comunità, come esposti nel programma che abbiamo presentato alle ultime elezioni amministrative: ci occuperemo delle questioni sociali e politiche che costituiscono il sistema valoriale del Partito Democratico e di tutte quelle problematiche che è necessario affrontare per rendere migliore il posto in cui viviamo.>>
Il neo-direttivo del Circolo di Sona sarà composto da altri 14 membri: Alessandra Taddei, Alice Brugnoli, Alice Maccacaro, Antonella Tortella, Cecilia Zanetti, Daniele Giacomazzi, Denis Bighelli, Fabio Bertolaso, Giovanni Forlin, Letizia Zanetti, Lorena Ambrosi, Mirko Ambrosi, Nicola Prandini, Pepe Gasparini.
Nei prossimi giorni presenteremo in maniera più dettagliata sia il segretario che i membri del direttivo.
A tutti loro un buon lavoro, un ringraziamento per la disponibilità ma anche l’augurio di rendere il PD di Sona uno degli interpreti principali della politica sonese.

(nella foto, Lucia Corona Piu)


Ca’ di Capri: nessun vincitore, solo sconfitti

Trascorsi alcuni giorni, scemate le polemiche sulla questione Ca’ di Capri, riprendiamo per un attimo il discorso per una breve riflessione.
Il Consiglio Comunale, dopo una lunga e discussa seduta, si è espresso all’unanimità per il NO al progetto presentato dalla ditta Rotamfer, mentre la Commissione Regionale VIA ha dato parere favorevole a questo progetto, con il solo voto contrario del rappresentante del Comune di Sona.
La partita non era vinta dopo il voto in Consiglio Comunale ed ora, dopo il parere della Commissione Regionale Via, non è completamente persa. Si tratta in entrambi i casi di posizioni e pareri non vincolanti per la Giunta Regionale, che sarà l’organo preposto ad avere l’ultima parola sulla vicenda.
La partita è ancora aperta e si sta giocando, in questo momento, nelle stanze della Regione, dove alcuni esponenti del nostro partito, come ad esempio il consigliere regionale Franco Bonfante, e di altri partiti stanno cercando di insinuare nella maggioranza della giunta il tarlo del dubbio sulla bontà di questa operazione. Vedremo se questo lavoro di diplomazia riuscirà a sortire gli effetti sperati.

Ma, inutile nascondercelo, comunque vada, gli sconfitti in questa triste vicenda al momento sono e rimarranno due: i primi, senza ombra di dubbio i più importanti, i cittadini di Sona e dei comuni limitrofi, che dopo tutti questi anni si ritrovano con un problema ancora irrisolto e che rappresenta sempre più un rischio per la propria salute. I secondi sconfitti sono Sindaco, Assessori e Consiglieri dell’attuale maggioranza, che non hanno certamente brillato per trasparenza e partecipazione. Non si può dimenticare che solo a seguito delle critiche mosse dal Comitato Cittadini e dalle minoranze consiliari l’Amministrazione ha rivisto la propria iniziale posizione di astensione per confluire sulla contrarietà al progetto di ampliamento. Aldilà del dato sostanziale (astenersi in Conferenza di Servizi equivale a prestare il proprio assenso), ciò che stona è che, in campagna elettorale, la lista PerSona al Centro si era ersa a paladina della partecipazione della collettività sulle scelte importanti.

Ecco, viene dunque da chiedersi perchè sull’affaire Cà di Capri non vi fosse più l’urgenza di informare, di partecipare. Era proprio necessario aspettare che fosse, ancora una volta, il Comitato Cittadini Ca’ di Capri a richiedere un’assemblea pubblica? Era proprio necessario portare in Consiglio Comunale l’inaccettabile proposta di astenersi, ovvero far finta di “non scegliere”, per poi di fatto avvallare la richiesta di Rotamfer?

Pesa dunque sull’Amministrazione una sconfitta politica che, affiancata agli intoppi procedurali nei lavori consiliari, denota incertezza e debolezza nell’affrontare l’arduo compito di governare il Comune.

Le occasioni per recuperare credibilità non mancheranno. Ci auguriamo, dunque, che l’entusiasmo per governare non si traduca più nella difesa del “potere per il potere”, avvalendosi maggiormente di azioni comuni, condivise e partecipate per il bene comune.

COLPO DI SCENA.. IL CONSIGLIO ALL’UNANIMITÀ VOTA NO ALLA DISCARICA!!!!

In data 18 ottobre 2013 è stato convocato il Consiglio Comunale di Sona per  discutere un argomento importantissimo, che tocca da vicino tutti noi cittadini di Sona, in particolare le persone di Lugagnano; la riapertura della cava/discarica di Ca’di Capri.

Brevemente, per chi fosse da poco parte della comunità, si tratta di una zona adibita negli anni ’70 a cava di ghiaia e convertita in seguito a discarica di materiale non pericoloso, in poche parole di materiale derivante da macerie edilizie. Negli anni novanta è stata presa in gestione da una ditta privata, la Rotamfer che l’ha utilizzata anche per lo smaltimento di rifiuti quali il car-fluff ovvero un materiale che deriva dallo smaltimento degli interni delle auto. La giacenza,  lo smaltimento e la combustione di questi materiali, al limite del dannoso, hanno procurato inquinamento dell’aria e del suolo. Anche per questo nel 2007 le autorità hanno disposto il sequestro e la chiusura dell’impianto. Ora la Rotamfer ha chiesto di poter riaprire e riutilizzare questo bacino malsano con le aggravanti di un aumento di volume di materiali pericolosi da stoccare e un aumento anche della pericolosità stessa di tali materiali. Noi, come la maggioranza dei cittadini, siamo decisamente preoccupati per la salute nostra e dei nostri figli e siamo fermamente convinti che questa ditta non debba più avere la possibilità di operare nuovamente sul nostro territorio.

La discussione in Consiglio Comunale verteva sulla proposta di delibera presentata dalla maggioranza con il seguente titolo:

Proposta di delibera del CONSIGLIO COMUNALE n. 61 del 15-10-13 ad oggetto:

Ditta “Rotamfer S.p.a.”. Discarica per rifiuti speciali non pericolosi in Loc. C di Capri

– Variante sostanziale al progetto di ampliamento del 3′ lotto approvato con D.G.R.V. n.

662/2006 finalizzato alla messa in sicurezza generale della discarica. Istanza di revisione

prescrizioni n. 1 e 13 del parere n. 315 della Commissione Regionale V.I.A. del 21.09.2010

Le argomentazioni portate in discussione dalla maggioranza elencavano tutta una serie di pericolosità e dannosità derivanti dalla discarica stessa oltre che alla preoccupazione per la salute cittadina. Argomentazioni condivise dalle minoranze consigliari presenti e con una conclusione auspicabile quanto logica, di una delibera con parere negativo alla riapertura dell’impianto, ma, colpo di scena , la maggioranza aveva predisposto una proposta di delibera sopracitata con voto di ASTENSIONE, per noi inaccettabile !!!!!

Riporto a testimonianza del vero un passo di tale proposta :

(………)

Ritenuto che l’argomento in oggetto, per le vicende storiche e la complessità e delicatezza

sotto gli aspetti tecnico-gestionali ed ambientali, può rappresentare per la collettività e per

l’ambiente un serio problema e che l’Amministrazione Comunale da poco insediata si trova nella

condizione e nella necessità di dover pronunciare un parere, nella consapevolezza che la vicenda, per i trascorsi travagliati, debba avere finalmente conclusione nel progetto di messa in sicurezza; Per i motivi innanzi esposti;

DELIBERA

1. di esprimere voto di ASTENSIONE all’istanza della ditta “Rotamfer S.r.l.” presentata alla

Regione Veneto il 28.05.2riferimento alla prescrizione 1 con la quale la Regione Veneto prevede il riempimento dei lotti disponibili mediante rifiuti inerti, terre e rocce da scavo, pietrisco per massicciate

ferroviarie, minerali, rifiuti da attività di costruzione e demolizione, minerali corrispondenti

a codici CER di origine e provenienza diversi rispetto al “car-fluff” di cui la ditta ha previsto

l’utilizzo nel progetto di messa in sicurezza della discarica012 relativa alla revisione delle prescrizioni n. 1 e 13 del parere n. 315 emesso dalla Commissione Regionale V.I.A. nella seduta del 21.09.2010 …

(……..)

 

Allo sgomento dei cittadini presenti in sala sono seguiti gli interventi della maggioranza e della minoranza consigliare. Grazie ad argomentazioni più che convincenti, come quella del nostro Capogruppo Enrico Cordioli e grazie agli emendamenti presentati da tutti i capigruppo il consiglio all’unanimità ha raggiunto la più logica e accettabile posizione di un FERMO NO alla rimessa in funzione di questa piaga .

Riporto sempre per onor del vero un passo del discorso del nostro Capogruppo Enrico Cordioli che è di fondamentale importanza per capire il motivo per il quale NON è ammissibile che un’amministrazione si astenga dal prendere posizioni in merito a decisioni che graverebbero sulle nostre spalle:

(………)

La proposta di delibera della maggioranza, che propone di astenersi in sede di conferenza di servizi, non è dunque accettabile nel merito, ma nemmeno nel metodo. L’incertezza della difficile scelta, infatti, non può tradursi in una posizione intermedia: dal punto di vista amministrativo, l’art. 14 ter, comma 7 della legge 241/1990 dice infatti chiaro che l’astensione in Conferenza di Servizi equivale ad un parere favorevole.

Se non bastasse, si sappia che un parere favorevole o l’astensione impedirebbe al Comune di impugnare innanzi al TAR l’eventuale autorizzazione di riapertura della discarica.   (…..)

 

Quindi avremmo subito oltre il danno, anche la beffa. Avremmo avuto di nuovo un mostro inquinante in casa che ci sbeffeggia nonostante i nostri dissensi e la nostra contrarietà e NON avremmo avuto ( GRAVISSIMO !!!! ) neanche la possibilità di dire una sola parola contro, di provare di nuovo a liberarcene, di alzare un dito (giuridico!!! Si intende !!!!) per fermare un ulteriore fonte di inquinamento purtroppo legalizzata.

Saggia decisione.

Adesso tutto dovrà passare in Commissione VIA, dove decideranno le sorti della discarica. Siamo comunque soddisfatti della decisione presa all’unanimità dal consiglio, sia da un punto di vista etico-morale che politico.

 

per Nuove Prospettive – Partito Democratico

Vania Prati.


CA’ DI CAPRI: APPELLO ALL’UNITA’ PER DIFENDERE IL TERRITORIO

Questa sera, venerdì 18 ottobre 2013, il Consiglio Comunale di Sona è chiamato a valutare il nuovo progetto di gestione della discarica Ca’ di Capri, presentato dalla ditta Rotamfer. 
 
Si tratta di una proposta inaccettabile: si vuole mascherare una messa in sicurezza con un ampliamento della discarica. La Rotamfer chiede infatti di conferire nuovi rifiuti speciali (car fluff) ed innalzare il livello di sostanze pericolose ammesse nella ex cava. Le condizioni di messa in sicurezza della discarica sono già state definite dalla Commissione Via Regionale nel 2010 (che prevede il conferimento di solo materiali inerti ovvero non pericolosi) e non possiamo permettere che l’interesse economico della Rotamfer metta a repentaglio la salute dei nostri cittadini. 
 
Per questa ragione il gruppo Consiliare Nuove Prospettive e Partito Democratico, rappresentato da Enrico Cordioli, e  affiancato dai consiglieri Gualtiero Mazzi (Lega Nord), Flavio Bonometti (Progetto Comune) e Federico Zanella (Movimento Cinque Stelle), chiede che il Comune di Sona esprima in modo chiaro la propria contrarietà al progetto di riapertura della Cà di Capri. 
La nostra posizione, che recepisce anche le preoccupazioni espresse dal Comitato Ca di Capri e della popolazione tutta, è stata già chiaramente  esposta alla maggioranza, che è ora chiamata a pronunciarsi.
Confidiamo nel senso di responsabilità di tutti, affinché il nostro territorio e la salute pubblica possano essere veramente tutelati.
 
Il Capogruppo Nuove Prospettive e Partito Democratico
Enrico Cordioli

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