Discarica Cà di Capri: la sicurezza prima di tutto
Giovedì scorso alle Scuole Medie di Lugagnano si è svolta un’assemblea pubblica per affrontare la problematica rappresentata dalla probabile riapertura della discarica Ca’ di Capri.
Alla presenza di un pubblico composto da 55 persone i relatori hanno fatto un breve resoconto della vicenda ed hanno evidenziato i rischi che la recente delibera della Regione Veneto può comportare per il territorio di Sona e per la salute dei cittadini.
Il Comune di Sona è davanti ad un bivio: ricorrere al TAR del Veneto per cercare di bloccare l’autorizzazione oppure rassegnarsi e lasciare che la discarica riparta.
Il parere dei relatori intervenuti (Lucio Santinato del Comitato Cittadini e di Legambiente, Michele Bertucco ex Presidente di Legambiente Verona e attualmente consigliere comunale PD a Verona, Enrico Cordioli consigliere comunale di Sona per Nuove Prospettive e Partito Democratico e Franco Bonfante, vicepresidente del consiglio regionale) è che ci sia un’unica strada percorribile: opporsi all’autorizzazione, facendo ricorso al TAR Veneto.
Non è solo una questione di coerenza rispetto alle posizioni di qualche mese fa, quando il Consiglio Comunale aveva deliberato all’unanimità la propria contrarietà al progetto di riapertura della discarica, ma anche una questione di buonsenso: non si può mettere la salute dei cittadini nelle mani di una società di cui non si ha fiducia e che non ha dato certo dimostrazione di correttezza e trasparenza in questi anni.
Come sottolineato da alcuni degli ospiti, le alternative alla riapertura esistono.
Basterebbe riprendere il precedente progetto di messa in sicurezza, presentato dalla stessa Rotamfer nel 2010 e approvato dalla commissione VIA, che impediva lo scarico di car-fluff e limitava i livelli delle sostanze pericolose.
Nessun ostracismo, dunque, ma un appello al buon senso e alla tutela dell’interesse pubblico: la sicurezza e la tutela della salute devono essere una priorità per ogni Amministrazione. In questo senso, Nuove Prospettive e Partito Democratico sono disponibili a collaborare per individuare soluzioni alternative al progetto attuale, considerato troppo pericoloso per la popolazione.
Nel corso della serata sono intervenuti anche gli ex sindaci ed ora consiglieri di minoranza Gualtiero Mazzi e Flavio Bonometti, oltre a Federico Zanella, che hanno rimarcato la necessità di opporsi al documento della Regione.
La questione passa ora al Consiglio Comunale di domani quando verrà discussa una mozione presentata dal nostro consigliere comunale Enrico Cordioli, con la quale chiediamo che il Consiglio Comunale impegni il Sindaco e la Giunta a procedere con il ricorso per bloccare la delibera della Regione Veneto.
Gruppo Consiliare “Nuove Prospettive – Partito Democratico”