In questa fase politica si è ulteriormente accentuata la distanza dei cittadini dal cosiddetto sistema dei partiti, incapaci di trovare una soluzione del Governo in un Paese tripolare.
Il Partito Democratico di Sona, conscio sia della nostra consistenza elettorale che della mobilità dell’elettorato, ha partecipato 5 anni orsono alla competizione delle amministrative, alleandosi con la lista civica Nuove Prospettive, riportando un discreto risultato ma insufficiente per partecipare al ballottaggio.
In questi 5 anni abbiamo cercato di tenere una posizione dialogante e propositiva, verificando se potevamo partecipare ad una qualche soddisfacente alleanza. Ma la preclusione nei confronti del Pd o di un suo surrogato civico è stata totale. Del resto, la quasi totalità dei partiti o movimenti nazionali sarà assente alla prossima competizione a Sona e in quasi tutti i Comuni che vanno al voto. Inutile negare che vi sia un problema serio di partecipazione, certamente trasversale, per le pur numerose iniziative politiche organizzate. Purtroppo, i luoghi di discussioni della politica si sono dematerializzati, spostandosi nelle trasmissioni tv e sui social. Luoghi dove i percorsi di incontro e dialogo sono certamente più difficili e che hanno trasformato la partecipazione nella politica locale in aggregazioni attorno a leader civici, rinnegando la stessa dignità di vicinanza o appartenenza politica. Pur rivendicato che non c’è amministrazione senza Politica, questa è la cruda realtà.
Dopo mesi estenuanti per costruire una proposta elettorale autonoma e credibile, alla fine abbiamo accolto l’insistente proposta di Moletta di appoggiare, con una lista civica, la sua candidatura. Il senso dell’operazione è stato spiegato nel comunicato del 4 maggio.
Sabato 5 maggio invece abbiamo ricevuto una mail informale nella quale Moletta ci scriveva che non era più disponibile ad onorare l’accordo.
Ieri 7 maggio, un testo a firma del candidato Sindaco Moletta, francamente penoso, poneva fine all’alleanza.
Cose della politica, quella con la p minuscola, che succedono.
Ieri sera 7 maggio, abbiamo analizzato la prospettiva di partecipare con una lista di testimonianza alla prossima competizione elettorale, tenendo conto che ormai il voto identitario esiste solo in minima parte. Oggi prevale invece il voto di opinione e utile. Ed è stato valutato anche il rischio di un risultato totalmente insoddisfacente di fronte ad una lista che sarebbe apparsa “perdente”.
Pertanto, abbiamo deciso di non partecipare in modo diretto alla prossima tornata elettorale.
Ci scusiamo con i nostri elettori ma nonostante l’impegno profuso non abbiamo trovato abbastanza partecipazione e consenso per un’operazione autonoma almeno dignitosa.
L’imperativo per noi, non può che essere quello di ripartire dalle persone, dalla partecipazione perché la comunità democratica ha bisogno di essere continuamente alimentata dall’energia di tutti.
Sona 8.5.2018
Giovanni Forlin
Segretario Circolo PD di Sona