Conoscere l’Europa – prima serata

11 Febbraio 2019. Aula magna della scuola A.Frank, Lugagnano. Con l’”Inno alla Gioia” inizia la prima di tre serate organizzate dal PD Sona in vista delle elezioni europee. Per questo primo incontro si è scelto di tenere un taglio più informativo. Ci si è infatti preoccupati di conoscere cosa vuole dire “Europa” e di quali sono state le tappe storiche che hanno portato all’attuale Unione. Relatore Marino Rama, insegnante di storia e latino presso il liceo Medi di Villafranca.

<<Un progetto unico nella storia “forgiato dalle elites”, citando Alessandro Baricco>>, inizia il professor Rama. <<Europa è un’idea prima di un continente, è un insieme di valori: una civiltà>>. Per questo anche si può parlare di identità multipla, a livelli: una persona può cioè sentirsi parte, cittadino, di un paese, di uno stato o di qualcosa più grande, come l’Europa o il mondo, perché crede fortemente nei valori su cui quella struttura sociale si è formata (struttura sociale che può come non incarnarsi in un’organizzazione istituzionale).

Il relatore ha poi posto una domanda scottante: <<Gli stati nazionali ora hanno ancora un senso? Di fronte alla globalizzazione possono ancora assumere un ruolo di impattante rilievo?>> Per rispondere a pieno a questa domanda bisogna tuttavia analizzare ciò che ha spinto a una maggiore integrazione europea, a un piccolo superamento degli stati nazionali. <<Kant, Simon, Mazzini e Catteneo ci avevano già pensato a una possibile unificazione europea […] ma solo dopo le due guerre De Gasperi, Adenauer e Shumann iniziarono a mobilitarsi per far si che questa unificazione avvenisse>>. Sono poi stati ricordati Mitterrand e Kohl e la loro promessa fatta a Verdun il 22 Settembre 1984. Dall’ordine del terrore, che ha compreso la Guerra Fredda e la divisione mondiale in due blocchi, si è poi passati all’epoca del disordine con il crollo del Muro e la crisi del 2008. In questi due periodi si sono concentrati una serie di accordi e trattati: piano Marshall, bocciatura della CED, bocciatura della CEP, nascita della CEE, approvazione della PAC, elezione del primo parlamento europeo che vede l’elezione a presidente all’unanimità Simone Veil, e ancora il trattato di Shengen e Maastricht (da ricordare che in quest’ultimo si trattava anche di difesa, politica esterna, giustizia e politiche sociali. Parti però non realizzate). Nel 2005 lo stop con la bocciatura della costituzione europea. Qua inizia un forte movimento antieuropeo. Il professor Rama ha concluso: <<Che ruolo deve avere ora l’Europa? Stiamo rischiando di perdere il treno>>.

Appuntamento a Giovedì 28 febbraio per la seconda serata.




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