Potenziati gli strumenti di contrasto

Con il via libera alla proposta di legge del Partito Democratico sulla pirateria informatica da parte di tutti i gruppi, alcune norme che colpiscono i beni utilizzati dalla criminalità e consentono alle forze di polizia l’uso di importanti strumenti informatici sequestrati fanno un importante passo avanti. Il testo ora passa al Senato per l’approvazione definitiva.

Il testo della relazione di Anna Rossomando


Assemblea nazionale del PD, oggi e domani a Roma

Si apre oggi pomeriggio a Roma l’Assemblea nazionale del Pd, la prima dopo la caduta di
Berlusconi, come ha ricordato la presidente Rosy Bindi in un’intervista a Left. Al centro del
dibattito il futuro dell’Italia e dell’Europa, titolo della relazione introduttiva che il segretario
del Pd, Pier Luigi Bersani, pronuncerà dopo il discorso di apertura di Rosy Bindi.
L’Assemblea, già convocata per dicembre ma che fu necessario rinviare, servirà a fare il punto dopo la caduta di Berlusconi, la nascita del governo Monti, la manovra di correzione dei conti pubblici e quella di questa mattina sulle liberalizzazioni, ma anche sulla linea di più lungo termine del partito, confermando la strategia della ricostruzione e l’idea di un Pd pilastro di un’alleanza di centrosinistra che si apra e offra la prospettiva di un lavoro comune per la ricostruzione sociale e economica del paese a forze sociali, partiti, cittadini anche moderati che condividano l’obiettivo di rimettere l’Italia sul giusto cammino attraverso una legislatura di riforme fondamentali.

Lo slogan “uscire dall’emergenza, preparare la ricostruzione in Italia e in Europa” sintetizza questa linea che vede oggi il Pd sostenere il governo di impegno nazionale di Mario Monti per salvare l’Italia e che vede nella prossima scadenza elettorale il momento della sfida alla destra per far vincere in Italia (e non solo) una prospettiva progressista.



La Lega abbaia in piazza ma in Parlamento ostacola la lotta alle mafie

Votando contro l’arresto di Nicola Cosentino Lega e Pdl hanno messo i bastoni tra le ruote al regolare corso della giustizia. Il coordinatore del Pdl campano è accusato di gravi reati e definito dal Tribunale di Napoli come il referente politico del clan camorristico dei Casalesi. Accuse molto pesanti, avvalorate da un imponente quadro probatorio, che la Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio ha definito privo di fumus persecutionis. Nessun cittadino italiano al quale fossero state contestate quelle stesse accuse sarebbe sfuggito al carcere. Ma grazie al voto di 309 deputati il parlamentare Cosentino resterà libero. Si tratta di un’inaccettabile violazione del principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Fondamentale il comportamento della Lega che, come ammesso dal capogruppo in Giunta, Luca Paolini, con i suoi voti ha salvato Cosentino. E’ l’ennesima prova che il partito di Bossi e Maroni è allo sbando ed ha ormai abbandonato la battaglia per la legalità: continuano ad abbaiare nelle piazze, ma in Parlamento ostacolano la lotta alle mafie. Ancora una volta è da registrare il comportamento scorretto dei radicali che, votando difformemente dal gruppo, hanno detto sì ad un privilegio e dato fiato all’antipolitica.

da www.deputatipd.it


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