Fiscal compact

Ora lo sviluppo e un’Europa unita e democratica

Con il voto della Camera, il Parlamento italiano ha definitivamente ratificato i trattati europei che istituiscono il Fiscal Compact e il Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Si tratta di tre disegni di legge (Meccanismo di stabilità per gli Stati membri dell’Unione europea la cui moneta è l’euro, Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell’Unione economica e monetaria, e Trattato che istituisce il Mese) con cui assumiamo nei confronti dell’Europa la responsabilità della disciplina fiscale e del bilancio dello Stato. Le ragioni di questa scelta sono chiare: non possiamo venir meno al rigore dei conti. A chi parla dei costi del meccanismo europeo di stabilità, ricordiamo che gli impegni assunti dall’Italia con questi provvedimenti, pari a 125 miliardi di euro in 3 anni, ci permetteranno di poter ottenere garanzie di un possibile aiuto di circa 700 miliardi; è dunque un buon investimento e il nuovo meccanismo potrà essere uno strumento importante contro oscillazioni eccessive e ingiustificate dello spread. Al contempo, non dimentichiamo affatto che scelte dure ma indispensabili rendono sempre più urgenti politiche europee per rilanciare lo sviluppo, e quindi combattere disuguaglianze e disoccupazione, e scelte per rafforzare l’integrazione politica, indispensabile per realizzare l’unità economica fiscale e bancaria, irrealizzabile e socialmente non sostenibile senza una vera democrazia transnazionale. Perché l’Europa che vogliamo è quella della democrazia e della crescita, non solo quella della disciplina nei conti e dello spread.


Ricordare Borsellino significa prendere impegno per la verità

“Nel ricordare Paolo Borsellino a venti anni dalla strage di via D’Amelio a Palermo, vogliamo evidenziare come le istituzioni e la politica dovrebbero assumersi la responsabilità di indagini inadeguate e di un’azione di depistaggio che hanno impedito di accertare la verità su tale assassinio, sul quale si dovrebbe ora fare piena luce. Vogliamo ricordare Borsellino e gli agenti della scorta senza retorica, come invece spesso accade, perché in questi anni egli è diventato un vero eroe civile. È necessario sconfiggere la mentalità e i valori che alimentano le mafie, come fanno le numerose realtà siciliane che hanno saputo reagire a tale stato di cose”.

 

Lo ha detto Andrea Orlando, deputato del Pd commemorando Paolo Borsellino stamani nell’Aula di Montecitorio. (Roma, 19 luglio 2012)


Decreto Terremoto

Decreto migliorato, utile per affrontare emergenza

Grazie al grande sforzo di tutto il gruppo del Pd il decreto terremoto è stato migliorato in Parlamento. Considerando il momento di grave crisi economica, non era scontato che oltre alla conferma dei 2 miliardi e mezzo di euro, ci sarebbe stato un impegno forte da parte del governo per aumentare la possibilità di spesa degli enti locali attraverso l’allentamento del patto di stabilità interno e per la dilazione dei termini di pagamento riguardo alla fiscalità generale. Si è anche introdotta un’importante semplificazione amministrativa sull’agibilità sismica degli edifici industriali. Sono stati confermati i finanziamenti sull’edilizia scolastica e introdotta la possibilità di accedere a finanziamenti per le opere idriche danneggiate. Altri punti di rilievo riguardano gli impianti ad energie rinnovabili, che potranno usufruire degli stessi incentivi di cui godevano al momento del sisma, l’introduzione della possibilità di recuperare immediatamente i danni subiti per i caseifici, le cosiddette norme salva parmigiano, la previsione di forme di detassazione per le imprese assicurate insieme ad un’altra serie di semplificazioni amministrative. E’ evidente che si tratta ancora di un intervento di prima emergenza e che i problemi necessitano di risorse superiori rispetto a quelle al momento previste. Per questo abbiamo sollecitato direttamente il presidente Monti per chiedere incentivi fiscali per la ricostruzione e l’adeguamento sismico. E approvato in tempi utili il provvedimento che dimezza i finanziamenti ai partiti e destina l’ultima tranche dei rimborsi elettorali alle popolazioni terremotate. Si tratta di 165 milioni di euro in due anni (91 milioni per il 2012 e 74 milioni per il 2013) che saranno destinati alla ricostruzione. Tutto il Pd è al lavoro per dare risposte concrete alle popolazioni colpite dal sisma che in questi difficili mesi hanno mostrato una grande dignità e tanta voglia di ripartire. “Teniamo botta”, è lo slogan della campagna per sostenere le persone colpite dal terremoto del 20 maggio: noi ci siamo.

 

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Spending review

Colpire gli sprechi per potenziare la spesa sociale I criteri del Pd per valutare le nuove misure

 

E’ stato approvato il decreto che definisce le azioni che il governo intraprenderà per razionalizzare e contenere la spesa pubblica. Tra le novità principali l’istituzione di un Comitato interministeriale per la revisione della spesa pubblica con funzioni di indirizzo e coordinamento in ordine, principalmente, alla revisione dei programmi di spesa, alla riduzione delle spese per l’acquisto di beni e servizi, al ridimensionamento delle strutture ed all’ottimizzazione dell’uso degli immobili. Un atto necessario per avviare quell’attività di monitoraggio della spesa pubblica che servirà a ridefinire le priorità, ottimizzare le risorse e migliorare l’efficienza complessiva dell’apparato pubblico. Abbiamo detto, quindi che non dovranno esserci più tagli lineari che colpiscono indistintamente tutte le voci del bilancio statale, ma un intervento qualitativo mirato ad incidere solo laddove esistono veri sprechi e possibilità di risparmio. Un’azione di razionalizzazione della spesa che noi del Pd abbiamo interpretato come necessaria a liberare risorse da indirizzare a nuovi e maggiori servizi a favore dei cittadini. Non un intervento per ridurre lo stato sociale, dunque, ma un modo per rafforzarlo e renderlo più efficace. Per questo nel corso dell’esame parlamentare di questo primo provvedimento abbiamo manifestato al governo la nostra totale indisponibilità ad accettare ulteriori tagli alle prestazioni sociali, come la sanità, la scuola, l’università e i servizi essenziali dei comuni e sulla base di questa impostazione valuteremo le nuove misure decise dal governo.


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