Pericolo sul tratto Via Morsara – Via Bellona

Di seguito l’interpellanza del consigliere Giovanni Forlin per denunciare il pericolo in via Morsara.

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Al Sindaco del Comune di Sona

Interpellanza

Oggetto: situazione di pericolosità del tratto di strada denominato Via Morsara-Via Bellona in Lugagnano(VR)

Il sottoscritto Giovanni Forlin ,Consigliere Comunale dell’Incontro, fa presente che il tratto di strada denominato Via Morsara-Via Bellona in Lugagnano versa in una situazione di grave pericolosità . Infatti, nonostante il divieto di transito per gli autocarri di peso superiore a 7,5 tonnellate posto all’inizio di Via Morsara, lo stesso viene costantemente eluso e quotidianamente numerosi mezzi pesanti si immettono sul quel tratto di strada provenendo dalla Provinciale Morenica e la percorrono in entrambi i sensi, a volte entrando anche nell’abitato di Lugagnano. La carreggiata è molto stretta ( circa 4 metri) e l’unico dissuasore di velocità che esisteva alcuni anni fa è sparito. Gli utenti deboli ( ciclisti e pedoni in primis) che percorrono Via Morsara e Via Bellona rischiano seriamente la loro incolumità.
Chiede pertanto un immediato intervento per eliminare la situazione di grave pericolo indicata, adottando tutti i provvedimenti necessari per fare in modo che venga rispettata la segnaletica stradale ( divieto di transito per gli autocarri e limite di velocità di 50 km/h) e siano adottate le altre necessarie misure per ridurre la velocità sulla strada e siano tutelati gli utenti deboli della circolazione, prevedendo anche la realizzazione di piste ciclabili.

Lugagnano 20.10.08

Giovanni Forlin


Passaggio di Giannantonio Mazzi alla maggioranza

Comunicato letto il 14 ottobre 2008 durante il Consiglio Comunale

 

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In questa aula consigliare nel corso della scorsa seduta è accaduto un fatto politicamente molto grave, sul quale la Lista Civica L’Incontro – unica e vera lista civica del nostro Comune – ha a lungo riflettuto negli scorsi giorni ed in merito al quale riteniamo doveroso che oggi venga messo agli atti il nostro pensiero.
La decisione del Consigliere Giannantonio Mazzi della Lista Civica Camminare Insieme
Crescere Insieme
– ed oggi il punto interrogativo sul termine “lista civica” diventa
purtroppo doveroso – di passare armi e bagagli nelle fila della maggioranza ha un
significato che va ben oltre il gesto in sé.
Siamo perfettamente consapevoli che i Consiglieri – come i parlamentari – non hanno
vincoli di mandato. Lo prescrive la carta costituzionale e sulla questione non si discute. E
quindi sappiamo perfettamente che il gesto del Consigliere Giannantonio Mazzi non è
censurabile sul piano squisitamente giuridico o regolamentare. Lo è però, e molto, sul
piano morale e politico.
A soli cinque mesi dall’insediamento di questa Amministrazione è sorprendente che il
Consigliere Giannantonio Mazzi abbia trovato motivazioni politiche tali da convincerlo a
trasmigrare sui banchi della maggioranza.
Cosa è accaduto – ci chiediamo -, quali eventi politici o amministrativi – ci chiediamo -,
quali riflessioni e quali passaggi – ci chiediamo -, l’hanno portato in soli cinque mesi a
spostarsi dalla posizione di fiero candidato sindaco e di fiero antagonista dell’attuale
sindaco Gualtiero Mazzi e dell’attuale partito di maggioranza Lega Nord – lo ricordiamo
tutti sarcastico e battagliero nel corso dei confronti tra i candidati sindaci – a quella di
fedele e allineato alleato, pronto a votare compatto assieme ai suoi avversari di ieri? A dir
la verità, spiace ricordarlo, ben da subito il Consigliere Giannantonio Mazzi aveva
dimostrato una certa simpatia per il neo sindaco, e da questi banchi ricordiamo bene come
siano stati moltissimi i provvedimenti votati in simbiosi con la maggioranza, pur dagli
scranni della minoranza. Ma evidentemente non bastava.
Evidentemente pochi giorni in Consiglio hanno avuto un effetto illuminante sul Consigliere
Giannantonio Mazzi che – dimentico di quanto affermato in campagna elettorale nel corso
della quale, ad esempio, più volte si era scagliato contro una certa politica aggressiva
della Lega Nord, dimentico del voto dei suoi elettori che l’hanno votato in contrapposizione
– notare bene, in contrapposizione – al Sindaco attuale e dimentico del ruolo
fondamentale di controllo e proposta che in una democrazia matura ha la minoranza – non
ha avuto il minimo imbarazzo a sottoscrivere un accordo con il Sindaco e saltare
serenamente di schieramento.
Così non si fa, così non si dovrebbe fare.
Il consiglio comunale non è un teatrino dove ognuno recita a soggetto. Dove ognuno
persegue propri percorsi personali. Il consiglio comunale è un’istituzione solenne, centrale
e fondamentale della nostra comunità, che merita rispetto. Perché sono i cittadini a
meritare rispetto. E in questa vicenda purtroppo di rispetto ne abbiamo visto poco,
pochissimo.
Per questi motivi informiamo il Sindaco che il Gruppo Consigliare de L’Incontro che, non
ritenendo Giannantonio Mazzi politicamente legittimato a rivestire il ruolo di capogruppo
consigliare
, non parteciperemo più alla riunioni dei Capigruppo. Almeno fino a quando
questa amministrazione – applicando norme regolamentari vincolanti ma lasciate fino ad
oggi lettera morta – non permetterà alla minoranza di svolgere la sua funzione attraverso
gli strumenti istituzionali previsti. In primis le commissioni consiliari.
Tra l’altro ben misera cosa si sono purtroppo dimostrate fino ad oggi le riunioni dei
Capigruppo, pochi e frettolosi minuti dove non vi era la possibilità di confrontarsi su nulla.
Basti l’evidenza che nemmeno la vicenda di Giannantonio Mazzi era stata portata
all’attenzione dei Capigruppo. Questa non è serietà e non vi è rispetto né per il Consiglio
né per i cittadini.
Auguriamo comunque al Consigliere Giannantonio Mazzi una scoppiettante carriera nella
maggioranza, così da poter finalmente mettere in pratica le sue grandi doti – tanto
reclamizzate – e arrivare ad occupare presto ruoli di assessore – come già si vocifera, ma
non vogliamo crederci perché sarebbe la conferma di molte cose – e magari di sindaco tra
cinque anni. Realizzando tutti i suoi progetti.
Firmato
I consiglieri della Lista Civica L’Incontro


Piazzola dentro, discarica fuori

Di seguito l’interpellanza del consigliere Mirko Ambrosi per denunciare lo stato di degrado che si presenta quotidianamente agli occhi di chi passa davanti la piazzola ecologica di Palazzolo


Alla c.a. del sig.
Gualtiero Mazzi
Sindaco del Comune di Sona

P.zza Roma, 1
37060 Sona (VR)

e p.c. all’assessore all’Ecologia

Palazzolo, 23 settembre 2008

Oggetto: Interpellanza su piazzola ecologica di Palazzolo

Il sottoscritto,
Mirko Ambrosi, residente in via Valbrun n. 10 a Palazzolo (VR), in qualità di consigliere comunale del Comune di Sona per la lista civica “L’Incontro”,

CONSIDERATO

che sono sempre più frequenti le segnalazioni di cattivo utilizzo della piazzola ecologica sita in via Cavecchie a Palazzolo da parte di cittadini che negli orari di chiusura lasciano davanti il cancello rifiuti dei generi più disparati, come da immagini allegate;

che questi rifiuti raramente sono riposti negli appositi sacchetti per l’umido o il secco e che il più delle volte sono rappresentati da rifiuti ingombranti (non accettati nella piazzola di Palazzolo) o da rifiuti differenziati in maniera errata o, molto più probabilmente, nel disprezzo delle norme di differenziazione;

che i rifiuti del tipo “umido” o “deperibile”, abbandonati al sabato nel tardo pomeriggio dopo l’orario di chiusura, rimangono nel periodo estivo sotto il sole per tutta la giornata della domenica diventando causa di cattivi odori e di formazioni di batteri e attrazione per gli insetti;

TENUTO CONTO

che l’addetto alla sorveglianza della piazzola ecologica è costretto quasi con frequenza giornaliera a differenziare tali rifiuti;

che il cartello appeso, in maniera ben visibile, all’esterno del cancello avvisa chiaramente che “ E’ vietato scaricare rifiuti di qualsiasi genere” e che “I trasgressori saranno puniti con sanzione amministrativa da Lit. 50.000 a Lit. 300.000 (art. 50 D.L. vo 22/1997)”;

che i maggiori costi sostenuti per lo smaltimento di questi rifiuti (mancata differenziazione, trasporto rifiuti ingombranti presso la piazzola di Sona, ore lavoro dell’operatore) vanno a ricadere su tutti i contribuenti, anche sulla maggioranza che ben svolge la raccolta dei rifiuti;

CHIEDE

di sapere se l’attuale Giunta Comunale ha pensato o ha già individuato alcune azioni al fine di ridurre sensibilmente o addirittura annullare questo fenomeno.

Fa presente che alcune delle possibili soluzioni potrebbero essere rappresentate da:
– l’allargamento dell’orario di apertura della piazzola ecologica, soprattutto negli orari in cui i cittadini possono raggiungere più facilmente la piazzola ecologica (nei giorni feriali prima di recarsi al lavoro o nella pausa pranzo)
– l’installazione di una telecamera, del tipo già presente nel territorio comunale, in modo da disincentivare tale uso scorretto della struttura che rischia di assomigliare più ad una discarica che ad una piazzola ecologica.

In attesa, porgo cordiali saluti.

IN FEDE

Mirko Ambrosi


Degrado in via Giovanni XXIII

Riportiamo l’interpellanza presentata dal consigliere Mirko Ambrosi circa una situazione di degrado nella frazione di Palazzolo.

Alla c.a. del sig.
Gualtiero Mazzi
Sindaco del Comune di Sona
P.zza Roma, 1
37060 Sona (VR)

e p.c. Assessore all’ambiente del
Comune di Sona

Assessore alla viabilità del
Comune di Sona

Assessore all’arredo pubblico del
Comune di Sona

Ufficio igiene ASL
37012 Bussolengo (VR)

Palazzolo, 10 settembre 2008

Oggetto: Interpellanza
Segnalazione possibili rischi sanitari e degrado in via Giovanni XXIII a Palazzolo (VR)

Il sottoscritto,
Mirko Ambrosi, residente in via Valbrun n. 10 a Palazzolo (VR), in qualità di consigliere comunale del Comune di Sona per la lista civica “L’Incontro”, in virtù di quanto previsto all’art. 43 del TUEL (D.Lgs. 267/2000) e dall’art. 7 dello statuto comunale

PREMESSO CHE
– sono giunte allo scrivente segnalazioni circa un terreno situato in via Giovanni XXIII a Palazzolo di Sona del quale allego alcune immagini fotografiche, che sarebbe oggetto di una situazione igienica instabile a causa di un degrado dovuto alla mancata cura del terreno stesso che favorisce la presenza di topi;

– la flora incolta del terreno in questione finisce per limitare l’area percorribile dalle auto;
– all’interno della zona recintata, ricoperta dalle piante e dalle erbacce è presente, da molti anni, addirittura una vecchia auto;

CONSIDERATA
– la necessità di tutelare l’ambiente, l’igiene e preservare la salute dei cittadini da ogni possibile conseguenza derivante dalla mancata cura di tale terreno;
– la necessità di garantire una viabilità il più agevole possibile, eliminando quelle possibili cause di incidenti dovute ad incuria di privati;

ATTESO CHE
– la Regione Veneto, con deliberazione di Giunta Regionale n. 324 del 14 febbraio 2006, ha delineato delle linee guida alle quali le Amministrazioni comunali, devono attenersi nell’integrazione dei regolamenti d’igiene e nell’emanazione di provvedimenti amministrativi volti a contrastare la proliferazione delle zanzare nel territorio comunale;
– il vigente Regolamento comunale d’igiene dispone che deve essere tenuta la più costante pulizia su area privata ed evitata ogni forma di accumulo di materiali che renda difficoltoso il mantenimento della pulizia stessa e in particolare:
– all’art. 19 le prescrizioni sulla tenuta di immobili privati, che devono essere mantenuti secondo lo “… stato di decenza che le regole d’igiene prescrivono”;
– all’art. 41: “… ognuno deve curare scrupolosamente la pulizia domestica in sua casa e rinnovare tutto ciò che può essere causa di insalubrità e di sconcezza”;

CONSIDERATO CHE:
– la presenza di piante, radicate nell’area incolta posta lungo il ciglio delle strada principale nascondono o limitano la visibilità della segnaletica stradale, interferiscono in qualsiasi modo con la corretta fruibilità e funzionalità della strada, e questo costituisce grave limitazione alla fruizione in sicurezza delle strada pubblica;
– i proprietari di piante radicate in aree incolte, che insistono sui fondi confinanti con strade pubbliche e di uso pubblico, sono tenuti ad adottare gli accorgimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria tali da evitare il verificarsi delle situazioni descritte nel capoverso precedente;

RILEVATO CHE
– l’art. 4 de “istituzione e regolamento del corpo di polizia municipale”, prevede che “Il personale del Corpo, nei limiti delle proprie attribuzioni e nell’ambito delle direttive impartite dal Sindaco o dall’Assessore delegato, provvede … a… vigilare sull’osservanza delle leggi, dei regolamenti e delle disposizioni emanate dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia e dal Comune, con particolare riguardo alle norme concernenti… la circolazione stradale, l’edilizia, l’urbanistica, la tutela dell’ambiente… e la vigilanza igienico-sanitaria”;

VISTO
– l’art. 50 del D. Lgs. n. 267/2000 recante il Testo Unico delle norme sull’Ordinamento degli Enti Locali, che prevede che in caso d’emergenze di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale, le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal Sindaco, quale rappresentante della comunità locale.

INTERPELLA
Il Sindaco e gli Assessori competenti, per sapere se intendono far compiere gli accertamenti a loro istituzionalmente demandati ai sensi del D.Lgs. 267/2000 e D.lgs. n. 152/2006, nonché delle leggi Regionali e sanitarie, per accertare l’effettivo stato del terreno in oggetto dell’interpellanza al fine di prevenire ogni possibile danno alla salute dei cittadini;

CHIEDE
1. che siano verificate con sollecitudine da parte del Comune di Sona tutte le circostanze
esposte nella presente interpellanza;
2. che le responsabilità per eventuali e accertate inadempienze, siano sanzionate ai sensi
dell’art. 7 bis del D.Lgs. 267/2000 e D.Lgs. n. 285/1992, e che vadano fatte ricadere su
colui/coloro che risulterà/risulteranno avere titolo all’utilizzo di tali immobili e in solido
con il proprietari/o e con i titolari di diritti reali o personali di godimento delle aree, ai
quali tali violazioni siano imputabili a titolo di dolo o colpa, in base agli accertamenti
effettuati;
3. un’urgente e sollecita risposta scritta trattandosi di una questione inerente alla tutela
dell’igiene, della salute pubblica e della sicurezza stradale;
4. di essere tempestivamente notiziato in caso di archiviazione al fine di poter esperire
tempestivamente eventuale opposizione.

AVVERTE
1. l’art. 250 del D.lgs. n. 152/2006 e l’art. 50 del D.Lgs. n. 267/2000, prevede degli
adempimenti obbligatori per il Comune i quali non possono essere disattesi e per
l’adempimento dei quali, con la presente, si pone formale istanza;
2. ai sensi dell’art. 16 della L. 86/90 (che ha modificato l’art. 328 del Codice Penale) la
risposta alla suesposta istanza deve pervenire nel termine di 30 giorni dalla ricezione
della richiesta medesima.

Cordiali saluti.

Mirko Ambrosi

Allegati:
− documentazione fotografica


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