“Oltre il patto di stabilità”

Riportiamo l’articolo, a firma di Renato Salvetti, apparso il 4 febbraio sul sito de Il Baco da Seta, circa l’incontro del 31 gennaio scorso, organizzato dal nostro Circolo. L’articolo è visualizzabile anche al seguente LINK

Giovedì 31 gennaio scorso i Circoli del PD di Sona e Sommacampagna hanno organizzato una assemblea pubblica presso le scuole medie di Lugagnano. Quattro ospiti dell’incontro, hanno presentato un quadro delle problematiche economiche e sociali di questo periodo, chiedendo al Deputato del PD uscente ed in lista per la prossima tornata elettorale, on. Gianni Dal Moro, quali risposte il suo partito sarà in grado di fornire, se risulterà vincente alle elezioni del prossimo 24 e 25 febbraio. Michele Corso, Segretario provinciale della CGIL e Ferdinando Marchi, direttore della Confederazione Nazionale Artigiani hanno illustrato i più urgenti problemi dell’economia veronese e nazionale.

Il Sindacalista ha parlato della pesante stagnazione in economia iniziata a partire dal 1993 e  trasformatasi in pochi anni in una riduzione progressiva dei posti di lavoro e del livello delle retribuzioni. Dopo aver segnalato che il manifatturiero si è ridotto a favore soprattutto dei Centri commerciali, ha fatto presente che i giovani (dall’11 al 22% in provincia la disoccupazione in un solo anno) e le donne sono coloro che hanno pagato più pesantemente per la crisi economica.

Il Dirigente dell’associazione degli artigiani, ricordando che in Italia “muore” un’azienda artigiana al giorno ha fatto presente che a Verona vi sono 27.000 aziende nel settore artigiano e nel 2012, per ogni nuova azienda sorta, tre hanno chiuso, più di 500 la differenza negativa. Ha ricordato  che le tasse sono salite nel settore artigiano al 56%, che l’energia costa il 35% più della media del eurozona e che per la piccola azienda italiana le accise incidono 15 volte più che sui bilanci delle grandi aziende. Ha concluso il suo intervento lamentato la presenza di una burocrazia barocca e di un diffuso dumping da parte delle aziende dell’Est europeo che possono contare su costi di manodopera ed energie molto bassi.

Il terzo ospite Claudio Bolcato, vice presidente dell’Azione Cattolica provinciale, ricordando che l’associazione da anni opera in campo ecclesiale, avendo fatto una scelta religiosa, non più quindi di collateralismo con un Partito, ha dichiarato che il loro compito primario di questi ultimi anni è stato quello della formazione dei giovani. Ha invitato la politica a ripartire sostenendo la persona con reti di servizi non solo per giovani ed anziani, ma anche per le famiglie e ha chiesto a chi si impegnerà in politica di esprimere nei comportamenti uno stile consono al compito assunto. Ha sostenuto che chi sbaglia non deve essere solamente mandato a casa, ma deve anche pagare per il danno creato alla Comunità e infine ha ricordato che sul sito www.azionecattolica.it è pubblicato un documento che fornisce il punto di vista dell’associazione sull’attuale momento politico. Ha concluso l’intervento chiedendo che si combatta l’astensionismo, si evitino polemiche inutili e,  chi può, si impegni direttamente in politica perché tutti siamo corresponsabili delle sorti del nostro Paese.

Il quarto ospite Maurizio Bernardi, sindaco di Castelnuovo, ha elencato le molte difficoltà degli Amministratori comunali in questi ultimi anni. Ha fatto presente che i Comuni ancora non conoscono la dimensione dei trasferimenti statali e ha chiesto che alcuni vincoli del patto di stabilità vengano tolti, in particolare quelli sugli investimenti. Ha poi fornito i seguenti dati che indicano quale divario esista tra Comune e Comune nelle spese di gestione, chiedendo che si introduca un meccanismo di controllo e di compensazione: le cifre sono indicate pro-capite, la prima per spese correnti, la seconda per spese in c/capitale: Castelnuovo € 95 – 7, Verona € 225 – 417, Napoli €  602 – 864, Arco (regione autonoma) 591 – 163. Ha concluso chiedendo che vengano abolite le regioni a statuto speciale e che venga modificata la legge elettorale.

Il deputato Dal Moro ha fornito alcune indicazioni sul programma elettorale del PD. Ha ricordato che un primo problema che va affrontato dall’Italia è quello della dimensione: per confrontarsi con India, Cina, Brasile, il nostro Paese non può scegliere la strada dell’isolazionismo. Subito molta Europa quindi, con voto diretto del Presidente degli Stati Uniti d’Europa per ottenere politiche economiche e sociali omogenee per tutte le nazioni. Ha sostenuto che per il PD saranno prioritarie le politiche sul lavoro, non per salvaguardare i posti di lavoro ma il lavoratore, con flessibilità a disposizione di politiche di sviluppo per le aziende e fondi per salari garantiti a favore di chi uscirà dal circuito produttivo.  Ha insistito sulla necessità di politiche che incentivino la natalità, sostenendo che un paese senza natalità è destinato al declino e su iniziative che consentano alle piccole aziende di fare sistema e presentarsi nel confronto mondiale con dimensioni adeguate per essere concorrenziali. Ha segnalato che sarà necessaria una nuova manovra fiscale, molto pesante, per finanziare i fondi ormai esauriti degli ammortizzatori sociali e che il Pd, se vincitore, metterà in atto la scelta della riduzione del costo del lavoro per consentire alle aziende di migliorare la propria condizione economica e svilupparsi. Ha ricordato lo sforzo fatto dal PD, che proseguirà, per la presenza delle donne nel mondo della politica e per stimolare la partecipazione dei cittadini che le politiche verticistiche degli ultimi due decenni hanno scoraggiato. La collaborazione fattiva fra cattolici e laici, che ha portato a varare una Costituzione nazionale valida ed ancora attuale,  deve riprendere con vigore nell’interesse generale del Paese. Il Pd, in un Paese che è “sfilacciato” perchè  ha rincorso troppi interessi personali, opererà per ridurre le diseguaglianze. Per i Comuni infine si cercherà di passare all’indicazione di costi standard, armonizzando quindi i bilanci, e senza “prove muscolari” di mettere mano all’organizzazione dello Stato, modificando sostanzialmente l’assetto fondato su Provincie e piccoli Comuni. Saranno inoltre avviate iniziative per togliere il vincolo del patto di stabilità per gli investimenti che dovranno essere indirizzati prioritariamente a due settori: scuola e recupero del territorio.

Un numeroso pubblico ha seguito con interesse e richieste di chiarimenti lo svolgersi dell’assemblea, risultata molto interessante.


Intervista al segretario del Circolo di Sona

Riportiamo l’intervista al segretario del Circolo di Sona, pubblicato sulla versione online de Il Baco da Seta, al seguente LINK

In questa fase nella quale la politica locale sta riscaldando i motori in prospettiva delle elezioni amministrative dell’aprile 2013 diventa interessante sentire direttamente i protagonisti per capire le direttrici che vedremo svilupparsi nei prossimi mesi.

 

Uno di questi è sicuramente Mirko Ambrosi, Segretario del Partito Democratico a Sona. Presente in Consiglio Comunale in minoranza nelle fila della Lista Civica L’Incontro, e da sempre molto attivo nel volontariato sociale e nella politica sonese, ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande.

 

Ambrosi, come definirebbe oggi lo stato di salute del PD di Sona?

La salute è discreta, per quanto possa essere discreta la salute di un partito di centro sinistra a Sona. Capisco però che questa condizione sia difficilmente percepibile all’esterno, visto che il Partito Democratico, per scelte precedenti, ora non ricopre alcun ruolo amministrativo a Sona e quindi è, se vogliamo dire, tagliato fuori dalla vita amministrativa sonese, perdendo così anche di visibilità. Anche considerato che gli sforzi che vengono fatti alla fine hanno il marchio de L’Incontro, lista che abbiamo deciso di appoggiare e sostenere.

 

Provando ad allargare lo sguardo, come giudica il lavoro della maggioranza del Sindaco Gualtiero Mazzi?

Lo giudico in maniera negativa e non solo perché mi trovo all’opposizione. E credo che a confortarmi in questa mia opinione ci siano state anche le dimissioni del Vice Sindaco e di uno dei Consiglieri, senza dimenticare i malumori che serpeggiano ancora oggi tra i banchi della maggioranza. Non vedo una vera e propria opera realizzata. La ristrutturazione della Canonica a Sona e lo spostamento dell’ufficio postale erano stati progettati ed iniziati dall’amministrazione precedente. Le tanto promesse scuola materna di Lugagnano e caserma dei carabinieri di Sona sono ancora in alto mare, e pensare che la prima doveva essere realizzata ancora con Bonometti, così come anche per la seconda se ne parla da allora. Quindi non posso che bocciare da questo punto il lavoro di Gualtiero Mazzi, che è risultato deficitario anche nella gestione dei rapporti con il personale e con alcune associazioni.

 

E il lavoro della minoranza di cui lei fa parte? Come lo giudica?

A mio parere abbiamo lavorato bene, preparandoci nel miglior modo possibile ai vari Consigli e mostrandoci propositivi e non semplicemente “contro”. Ma si può sempre fare di più e meglio. Devo però confessare che se sono soddisfatto di come abbiamo lavorato in Consiglio non sono invece contento di come abbiamo lavorato al di fuori. Questo perché il progetto de L’Incontro, che ha saputo attrarre molti cittadini, non ha saputo poi, una volta concluse le elezioni, tener legate queste persone, continuare ad alimentare la partecipazione. Sicuramente un problema fisiologico inevitabile per un senso, vista la sconfitta ed il calo di entusiasmo, ma non mi aspettavo che tutti o quasi mollassero. Non credo che la responsabilità possa e debba essere data solo ad una parte, sicuramente anche noi sei consiglieri abbiamo avuto le nostre colpe, dedicando troppo tempo al Consiglio e meno alle “relazioni” con il gruppo, con il risultato che ci siamo trovati da soli a dover sostenere un compito che si è rivelato subito difficile ed impegnativo. Senza dimenticare la divisione interna, tra i banchi della minoranza, che ha visto protagonista la nostra lista civica.

 

Nel corso di uno degli ultimi Consigli Comunali il PDL si è spaccato in due sul voto del nuovo revisore dei conti, come commenta quanto accaduto?

L’idea è che ci sia una parte del PDL che non accetta di essere sottomessa alla Lega e vuole riconquistare quel ruolo che ricopriva a Sona nella passata amministrazione, e un’altra parte che capisce che un’ulteriore rottura dopo lo smacco al Sindaco sempre per la vicenda dei revisori dei conti vorrebbe poter dire “perdere la carega”. Ecco, secondo me quelli che non hanno avuto il coraggio di mantenere la linea presa qualche mese prima hanno avuto il timore di spezzare la corda. Oppure, più semplicemente, avevano già ottenuto quello che avevano tentato di avere con la prima dimostrazione di forza.

 

Lei proviene storicamente da Palazzolo, anche se ora non vi abita più: quali i problemi principali oggi di quella frazione?

A dire il vero Palazzolo è ancora il mio paese, è qui dove ho i miei genitori, i miei legami di amicizia e dove svolgo l’attività di volontariato. I problemi, almeno a mio parere, sono quelli legati ad un’identità di paese che si è modificata negli ultimi anni: molti abitanti in più che però non hanno visto, nella stessa proporzione, l’aumento dei servizi offerti alla popolazione e l’aumento della partecipazione della collettività alla vita del paese. Mentre per la prima la responsabilità va cercata per forza di cose nelle istituzioni, la seconda non è colpa di nessuno. E’ un dato di fatto, molti residenti della città si sono spostati in luoghi maggiormente vivibili ma la professione e gli affetti li hanno mantenuti nel luogo di origine. Manca un centro di aggregazione diverso dalla Parrocchia, che non può sempre sopperire a queste mancanze. Serve costruire il promesso ma mai realizzato centro civico. E serve maggior dialogo con i cittadini perché all’amministrazione precedente un gruppo di cittadini si era rivolta offrendo la mano, offrendo i propri servizi per il bene del paese, come il rifacimento della piazza ad esempio, ma all’offerta non è corrisposto né una domanda successiva, né un dialogo.

 

Venendo all’attualità politica, tra meno di un anno a Sona si voterà il nuovo Sindaco: come si comporterà il PD? Si presenterà con il proprio simbolo? Correrà da solo? Avete già un candidato Sindaco da proporre?

Mi sembra prematuro dare delle risposte definitive, più che altro perché non si sa ancora con quale sistema si andrà alle elezioni (unico turno o con ballottaggio, ndr). Inoltre la situazione, come si legge anche nelle vostre pagine e su questo sito, è in evoluzione e noi, come PD, la seguiamo attentamente, aperti a varie proposte ma con una nostra strategia e con nostre idee programmatiche. Qualora si decidesse di andare da soli alle elezioni siamo sicuri di essere in grado di presentare una squadra competente e  preparata a partire dal candidato Sindaco. Se si creassero le condizioni per fare una coalizione con altre forze politiche e sociali presenti sul territorio siamo disponibili a confrontarci, mettendo a disposizione le nostre risorse umane e di idee chiedendo visibilità perché riteniamo che il PD sia una forza che possa garantire credibilità e autorevolezza.


Proposta del Pd per le spese al cimitero

Pubblicato su L’Arena di martedì 14 febbraio 2012

 

Risparmiare sulle spese di illuminazione cimiteriale: in tempi di crisi, anche questo può essere d´aiuto. Il Partito democratico di Sona ha invitato l´amministrazione comunale ad aderire al progetto «Votiva+», nato da un accordo tra la società Gesco srl ed i ministeri dell´ambiente e dello sviluppo economico. L´iniziativa prevede l´assegnazione gratuita ai Comuni di una certa quantità di lampade votive a risparmio energetico da installare nei cimiteri, senza che sia necessario alcun tipo di intervento sugli impianti preesistenti. Si tratta di lampade elettroniche a led che, con un assorbimento di soli 0,20 watt. Queste luci permettono nell´area del camposanto di risparmiare circa il 90 per cento del consumo energetico e, di conseguenza, dei costi connessi all´illuminazione votiva, che normalmente sono a carico delle famiglie dei defunti.
Secondo il Pd locale, il Comune potrebbe fare lo sforzo di sobbarcarsi il rimanente 10 per cento dei costi, azzerando così le spese dei cittadini per le lampade votive dei cimiteri di Sona, Lugagnano, Palazzolo e San Giorgio in Salici. Questa proposta è oggetto di una mozione che verrà presentata dalla minoranza nel prossimo consiglio comunale. Il documento è stato firmato da Giovanni Forlin, Mirko Ambrosi e Marco Aldrighetti della lista civica L´Incontro e da Gianmichele Bianco del Gruppo misto.F.V


Convocazione direttivo

Mercoledì 8 febbraio alle ore 21,00 si riunirà il Direttivo del Circolo di Sona del Partito Democratico.

Ci troveremo presso lo studio di piazzetta Brigata Alpini a Lugagnano, gentilmente concesso da un simpatizzante. E questo ci fa riflettere ulteriormente sulla mancanza di spazi pubblici a Lugagnano (ma anche a Palazzolo) per riunioni, di qualunque genere essere siano.

L’ordine del giorno verrà spedito via mail o tramite sms ai membri del direttivo. Chi fosse interessato a partecipare contatti direttamente il circolo all’indirizzo mail info@pdsona.it oppure al numero 3497189975.


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