Basta personalismi
Con la sentenza n. 224/2015 il TAR per il Veneto ha annullato il decreto di nomina dell’assessore Bianco per violazione del principio dell’equilibrio di genere. In buona sostanza, la nomina dell’assessore Bianco è illegittima perché, per rispettare la presenza minima del 40% di genere femminile, al suo posto doveva essere nominata una donna.
Come ultimamente capita spesso, la battuta di arresto ha scatenato molte polemiche provocando alcune dichiarazioni personalistiche decisamente fuori posto.
Stupisce prima di tutto l’arroganza di chi, a fronte di una sentenza a dir poco “tranchant” che condanna il Comune anche a rifondere le spese legali (sic!), rivendica il diritto ad una rivincita senza cogliere che così facendo si fa passare sotto silenzio il principio della parità di genere, unico vero motivo per cui il ricorso è stato accolto.
L’errore di valutazione, chiamiamolo così, è già costato caro ai cittadini di Sona (spese legali del Comune, dei ricorrenti, danno alla credibilità dell’ente). Si rispetti dunque la legge e la sentenza e nell’interesse pubblico si trovi in fretta un’assessora competente per ricoprire le deleghe dell’ex assessore Bianco.
Non c’è proprio tempo per i personalismi.
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