L’aeroporto V. Catullo è per Verona la possibilità di continuare ad aprirsi al mondo sia dal punto di vista culturale che da quello commerciale.
Un’occasione di sviluppo importante. Pur tuttavia sono innegabili alcune difficoltà che possono, se non risolte a breve, inficiare gli effetti positivi che lo scalo è in grado di riverberare sul territorio.
Quanto emerso sullo stato dei conti dello scalo non è per noi una novità. Ma non ci fermiamo a “l’avevamo già detto”.
Su questo fronte, rispetto alle responsabilità evidenziate a carico della passata gestione dello scalo, il Partito Democratico apprezza l’azione di trasparenza in atto e auspica che prosegua, è pronto a sostenere eventuali azioni di responsabilità nei confronti di chi ci ha portato fino a questo punto e chiede un tavolo con i soci per salvare il Catullo. Ogni sforzo dovrà essere fatto.
Di fronte alla crisi di strategie e di prospettive future che sta attraversando la nostra città e l’inadeguatezza di Lega e Pdl che stanno sempre più inabissando Verona nel nuovo contesto europeo, con una classe dirigente tutta impegnata in lotte interne o in passerelle televisive, proponiamo le seguenti azioni:
ALLEANZE STRATEGICHE
E’ questione cruciale. Il Partito Democratico chiede che dopo aver raggiunto un intesa forte e salda con i soci bresciani e trentini, si proceda all’individuazione di un partner strategico avviando un bando internazionale di interesse per valutare offerte e proposte di partnership da aeroporti nazionali e internazionali. Guardiamo con interesse ad un partner strategico collocato in Europa sull’asse del Brennero, da sempre la rotta di sviluppo della nostra Verona.
SCALO DI MONTICHIARI
In assenza di certezze operative sullo scalo di Montichiari, voluto in un periodo in cui i traffici passeggeri e merci non avevano le caratteristiche attuali, è inimmaginabile tenerlo aperto. Non solo non decolla, ma sta portando a picco l’aeroporto di Verona. Quindi, è da valutare la chiusura del medesimo e cogliere le opportunità esistenti circa un eventuale utilizzo futuro.
MANAGEMENT
L’attuale dirigenza tecnica apicale dell’Aeroporto non appare in grado di consentire a Verona gli standard di sviluppo auspicati e, pertanto, è urgente, utile e necessario ricercare riconosciute esperienze e managerialità esperte anche in campo internazionale nel settore per affidare l’incarico primario di guida strategica dello scalo veronese.
METROPOLITANA DI SUPERFICIE CON COLLEGAMENTO PER VERONA
L’Aeroporto deve essere collegato con Verona con la linea ferroviaria Verona-Mantova.
L’ipotesi progettuale in campo, redatta da RFI, è in grado di soddisfare l’esigenza. E, pur tuttavia, va rivista la parte relativa ai parcheggi in prossimità della fermata presso l’Aeroporto. Non è pensabile che la stazione prevista sia servita da un numero così limitato di parcheggi rispetto alle esigenze reali di uno scalo in fase di sviluppo.
Vanno rimossi, pertanto, tutti gli ostacoli che ad oggi non consentono sia la previsione dei finanziamenti che l’attuazione materiale del progetto.
CASELLO AUTOSTRADALE DEDICATO
La proposta di realizzare un casello sull’Autobrennero in prossimità dell’aeroporto, così come conosciuta nell’ultimo progetto preliminare presentato dall’A/22, appare in grado di qualificare lo scalo con un collegamento diretto con le grandi vie di comunicazioni autostradali. Il progetto va concertato con gli altri Enti pubblici presenti nel Quadrante Europa come la Zai, la Veronamercato, la Cemat.
Esso consente, infatti, di incanalare il traffico da/per lo scalo su strade non locali. Inoltre, si risolvono alcuni nodi viabilistici dell’area con la risoluzione di problematiche concernenti alcuni incroci stradali esistenti nonché prevede il collegamento diretto tra la tangenziale sud con quella ovest.
Un’ulteriore riflessione potrebbe essere utile per valutare gli effetti della trasformazione della tangenziale sud in autostrada.
MANCANZA DELLA PREVISTA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
Lo scalo aeroportuale manca della prevista V.I.A.. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha già richiesto il relativo documento nel febbraio del 2008.
L’assenza della V.I.A. è un limite per lo sviluppo in sicurezza del traffico aereo e va risolta nel più breve tempo possibile.
E’ necessario l’intervento dei soci affinché siano rimossi tutti gli ostacoli che impediscono la redazione della Valutazione. Ed è altrettanto necessario che la Società di gestione produca la V.I.A. al fine di garantire il raggiungimento degli standard di qualità richiesti per uno scalo come il Catullo di fatto impediti in mancanza della prevista e obbligatoria Valutazione.
IMPIEGO STABILE E CONTINUATIVO DI PERSONALE A TEMPO DETERMINATO E DELLE COOPERATIVE DI SERVIZIO E LAVORO
Allo stato viene impiegato personale prevalentemente stagionale, sia in inverno che in estate. A seguito di alcuni rinnovi consecutivi, il medesimo non viene confermato a favore di nuove stagionalita’. In pratica si realizza una precarizzazione selvaggia del lavoro. Inoltre, la maggior parte delle operazioni sul piazzale vengono svolte da cooperative. La piena e completa operatività dello scalo deve essere raggiunta attraverso l’impiego stabile e duraturo degli addetti a tutti i livelli. Il ricorso a personale limitato nel tempo nega l’obiettività che quelle risorse umane sono comunque necessarie e che, in gran parte, potrebbero essere parte integrante della struttura con contratto a tempo indeterminato.
A tal proposito, i soci veronesi, in condivisione con i sindacati, devono formare un tavolo di confronto volto alla stabilizzazione del personale “precario” da favorire nei limiti delle conosciute potenzialità del Catullo in modo da ridurre allo stretto necessario il ricorso a personale non stabilizzato.
INCARICHI/CONSULENZE E SISTEMA DEI CONTROLLI
I Revisori dei conti hanno segnalato la necessità di redigere un provvedimento che definisca criteri e modalità per il conferimento di incarichi esterni nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità e di creare un’apposita struttura per il controllo, nonché nominare un responsabile interno per il coordinamento del sistema dei controlli
Occorre risolvere a breve la criticità.
ULTERIORI NECESSITA’
Per evitare inutili moltiplicazioni dei ruoli apicali e, quindi, dei costi:
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occorre evitare la nomina di un “Accountable manager” per ciascuno degli scali di Verona e Brescia, come previsto nell’intesa raggiunta tra i soci, anche perché ad ogni concessione corrisponde un solo “Accountable manager” e non lo sdoppiamento come ipotizzato;
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va evitata la nomina di un amministratore delegato, possibilità prevista nell’intesa, perché genererebbe altri costi oltre al rischio di doppioni (Presidente, Amministratore Delegato, Direttore Generale).
E’ da valutare, infine, il Piano “Sviluppo Futuro della Rete Aeroportuale Nazionale” redatto dall’ENAC e attualmente all’esame presso il Ministero dei Trasporti. Dalle notizie giornalistiche acquisite sul medesimo, potrebbero esserci difficoltà per il futuro del V. Catullo e del G. D’Annunzio, ormai di proprietà al 99,994%