Mancata raccolta di martedì 29 novembre

Dall’homepage del sito del Comune di Sona è stato possibile apprendere che il motivo per cui tutti i sacchetti del secco ed i bidoni dell’umido sono rimasti per tutta la giornata (ed in molti casi molto di più) sui cigli delle strade di Sona, Palazzolo e San Giorgio in Salici senza che nessuno li raccogliesse è da imputare ad uno sciopero degli operatori addetti a questa attività.

Ad alcuni questa notizia avrà fatto tirare un sospiro di sollievo, rassicurandoli che non si era trattato di un loro sbaglio. Probabilmente la maggioranza di noi cittadini, però, visto che uno sciopero non lo si inventa dalla sera alla mattina, avrebbe desiderato essere informata prima e non trovare l’avviso sul sito comunale il giorno dopo.

Abbiamo speso soldi pubblici per i pannelli elettronici in ogni frazione, sfruttiamoli…


06-12-2011 – Convocazione Direttivo

Martedì 6 dicembre alle ore 21,00 si riunirà il Direttivo del Circolo di Sona del Partito Democratico. Manca la conferma per il luogo di incontro che comunque si svolgerà a Lugagnano.

L’indirizzo esatto verrà comunicato ai membri del direttivo, via mail o tramite sms, assieme all’ordine del giorno. Chi fosse interessato a partecipare contatti direttamente il circolo all’indirizzo mail info@pdsona.it oppure al numero 3497189975.


Progetto “Votiva+”

Nei giorni scorsi abbiamo inviato ai membri del Consiglio Comunale di Sona l’invito ad aderire al progetto Votiva+, che prevede la fornitura gratuita ai Comuni di lampade a basso consumo energetico da utilizzare come lampade votive.

Questo comporterebbe un risparmio sia economico per le famiglie di Sona sia un minor impatto ambientale. Secondo alcuni studi, infatti, l’utilizzo di lampade di questo tipo consentirebbe un risparmio fino al 90%.

Fino ad oggi hanno aderito alla proposta, sottoscrivendo la mozione da noi proposta, i seguenti consilieri:

Giovanni Forlin, Marco Aldrighetti e Mirko Ambrosi della lista civica L’Incontro e Gianmichele Bianco del Gruppo Misto.

Sotto potete scaricare la lettera inviata e la bozza di mozione proposta.

PD_lampade votive

lampade votive_bozza


Crisi Catullo, le proposte del PD

L’aeroporto V. Catullo è per Verona la possibilità di continuare ad aprirsi al mondo sia dal punto di vista culturale che da quello commerciale.

Un’occasione di sviluppo importante. Pur tuttavia sono innegabili alcune difficoltà che possono, se non risolte a breve, inficiare gli effetti positivi che lo scalo è in grado di riverberare sul territorio.

Quanto emerso sullo stato dei conti dello scalo non è per noi una novità. Ma non ci fermiamo a “l’avevamo già detto”.

Su questo fronte, rispetto alle responsabilità evidenziate a carico della passata gestione dello scalo, il Partito Democratico apprezza l’azione di trasparenza in atto e auspica che prosegua, è pronto a sostenere eventuali azioni di responsabilità nei confronti di chi ci ha portato fino a questo punto e chiede un tavolo con i soci per salvare il Catullo. Ogni sforzo dovrà essere fatto.

Di fronte alla crisi di strategie e di prospettive future che sta attraversando la nostra città e l’inadeguatezza di Lega e Pdl che stanno sempre più inabissando Verona nel nuovo contesto europeo, con una classe dirigente tutta impegnata in lotte interne o in passerelle televisive, proponiamo le seguenti azioni:

ALLEANZE STRATEGICHE

E’ questione cruciale. Il Partito Democratico chiede che dopo aver raggiunto un intesa forte e salda con i soci bresciani e trentini, si proceda all’individuazione di un partner strategico avviando un bando internazionale di interesse per valutare offerte e proposte di partnership da aeroporti nazionali e internazionali. Guardiamo con interesse ad un partner strategico collocato in Europa sull’asse del Brennero, da sempre la rotta di sviluppo della nostra Verona.

SCALO DI MONTICHIARI

In assenza di certezze operative sullo scalo di Montichiari, voluto in un periodo in cui i traffici passeggeri e merci non avevano le caratteristiche attuali, è inimmaginabile tenerlo aperto. Non solo non decolla, ma sta portando a picco l’aeroporto di Verona. Quindi, è da valutare la chiusura del medesimo e cogliere le opportunità esistenti circa un eventuale utilizzo futuro.

MANAGEMENT

L’attuale dirigenza tecnica apicale dell’Aeroporto non appare in grado di consentire a Verona gli standard di sviluppo auspicati e, pertantoè urgente, utile e necessario ricercare riconosciute esperienze e managerialità esperte anche in campo internazionale nel settore per affidare l’incarico primario di guida strategica dello scalo veronese.

METROPOLITANA DI SUPERFICIE CON COLLEGAMENTO PER VERONA

L’Aeroporto deve essere collegato con Verona con la linea ferroviaria Verona-Mantova.

L’ipotesi progettuale in campo, redatta da RFI, è in grado di soddisfare l’esigenza. E, pur tuttavia, va rivista la parte relativa ai parcheggi in prossimità della fermata presso l’Aeroporto. Non è pensabile che la stazione prevista sia servita da un numero così limitato di parcheggi rispetto alle esigenze reali di uno scalo in fase di sviluppo.

Vanno rimossi, pertanto, tutti gli ostacoli che ad oggi non consentono sia la previsione dei finanziamenti che l’attuazione materiale del progetto.

CASELLO AUTOSTRADALE DEDICATO

La proposta di realizzare un casello sull’Autobrennero in prossimità dell’aeroporto, così come conosciuta nell’ultimo progetto preliminare presentato dall’A/22, appare in grado di qualificare lo scalo con un collegamento diretto con le grandi vie di comunicazioni autostradali. Il progetto va concertato con gli altri Enti pubblici presenti nel Quadrante Europa come la Zai, la Veronamercato, la Cemat.

Esso consente, infatti, di incanalare il traffico da/per lo scalo su strade non locali. Inoltre, si risolvono alcuni nodi viabilistici dell’area con la risoluzione di problematiche concernenti alcuni incroci stradali esistenti nonché prevede il collegamento diretto tra la tangenziale sud con quella ovest.

Un’ulteriore riflessione potrebbe essere utile per valutare gli effetti della trasformazione della tangenziale sud in autostrada.

MANCANZA DELLA PREVISTA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

Lo scalo aeroportuale manca della prevista V.I.A.. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha già richiesto il relativo documento nel febbraio del 2008.

L’assenza della V.I.A. è un limite per lo sviluppo in sicurezza del traffico aereo e va risolta nel più breve tempo possibile.

E’ necessario l’intervento dei soci affinché siano rimossi tutti gli ostacoli che impediscono la redazione della Valutazione. Ed è altrettanto necessario che la Società di gestione produca la V.I.A. al fine di garantire il raggiungimento degli standard di qualità richiesti per uno scalo come il Catullo di fatto impediti in mancanza della prevista e obbligatoria Valutazione.

IMPIEGO STABILE E CONTINUATIVO DI PERSONALE A TEMPO DETERMINATO E DELLE COOPERATIVE DI SERVIZIO E LAVORO

Allo stato viene impiegato personale prevalentemente stagionale, sia in inverno che in estate. A seguito di alcuni rinnovi consecutivi, il medesimo non viene confermato a favore di nuove stagionalita’. In pratica si realizza una precarizzazione selvaggia del lavoro. Inoltre, la maggior parte delle operazioni sul piazzale vengono svolte da cooperative. La piena e completa operatività dello scalo deve essere raggiunta attraverso l’impiego stabile e duraturo degli addetti a tutti i livelli. Il ricorso a personale limitato nel tempo nega l’obiettività che quelle risorse umane sono comunque necessarie e che, in gran parte, potrebbero essere parte integrante della struttura con contratto a tempo indeterminato.

A tal proposito, i soci veronesi, in condivisione con i sindacati, devono formare un tavolo di confronto volto alla stabilizzazione del personale “precario” da favorire nei limiti delle conosciute potenzialità del Catullo in modo da ridurre allo stretto necessario il ricorso a personale non stabilizzato.

INCARICHI/CONSULENZE E SISTEMA DEI CONTROLLI

I Revisori dei conti hanno segnalato la necessità di redigere un provvedimento che definisca criteri e modalità per il conferimento di incarichi esterni nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e imparzialità e di creare un’apposita struttura per il controllo, nonché nominare un responsabile interno per il coordinamento del sistema dei controlli

Occorre risolvere a breve la criticità.

ULTERIORI NECESSITA’

Per evitare inutili moltiplicazioni dei ruoli apicali e, quindi, dei costi:

  • occorre evitare la nomina di un “Accountable manager” per ciascuno degli scali di Verona e Brescia, come previsto nell’intesa raggiunta tra i soci, anche perché ad ogni concessione corrisponde un solo “Accountable manager” e non lo sdoppiamento come ipotizzato;

  • va evitata la nomina di un amministratore delegato, possibilità prevista nell’intesa, perché genererebbe altri costi oltre al rischio di doppioni (Presidente, Amministratore Delegato, Direttore Generale).

E’ da valutare, infine, il Piano “Sviluppo Futuro della Rete Aeroportuale Nazionale” redatto dall’ENAC e attualmente all’esame presso il Ministero dei Trasporti. Dalle notizie giornalistiche acquisite sul medesimo, potrebbero esserci difficoltà per il futuro del V. Catullo e del G. D’Annunzio, ormai di proprietà al 99,994%


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