Su Ca’ di Capri servono decisioni chiare

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Giovedì scorso, 22 gennaio, l’Amministrazione Comunale di Sona ha incontrato presso le Scuole Medie di Lugagnano i cittadini, purtroppo pochi in verità, per parlare di criticità ambientali quali Ca di Capri, Sun Oil, odori nauseabondi in Valle, infiltrazioni in falda, problematiche nella raccolta dei rifiuti… In sostanza un insieme completo di tutte le situazioni “delicate” dal punto di vista ecologico che riguardano il nostro territorio.

Non sono state proposte soluzioni particolari e l’impressione è stata che si cercasse più che altro di prendere tempo per capire cosa fare.

Ad esempio, sulla Ca’ di Capri il Sindaco non ha detto cosa intende fare concretamente se la Regione, come sembra, dovesse deliberare di ridare parere positivo alla riapertura della discarica per il conferimento del car fluff. Ad una precisa domanda posta da Lucio Santinato, rappresentante del comitato dei cittadini, se l’Amministrazione fosse disposta a tutelare il territorio affiancando il Comitato in un eventuale (nuovo) ricorso al  TAR, non è pervenuta risposta o presa di posizione, così come avvenuto nei mesi scorsi sempre sullo stesso argomento.

Se, come crediamo, non è sostenibile che la discarica riapra vedendo conferiti anche il car-fluff (origine di tutti i problemi ambientali di Ca’ di Capri) il Comune di Sona dovrà far valere la propria contrarietà in ogni sede istituzionale e giudiziaria.

L’intenzione della Giunta sonese di incontrare i cittadini sulle minacce alla nostra salute è meritoria ma crediamo che occorra passare dalle doverose comunicazioni e dal coinvolgimento dei cittadini a delle soluzioni concrete. Noi pensiamo che alcune questioni come quelle delicatissime dell’ambiente che riguardano l’aria e l’acqua, ma anche i rumori e gli odori, debbano caratterizzare una Amministrazione Comunale. Come Gruppo consigliare Partito Democratico e Nuove Prospettive, anche se tra i banchi della minoranza, cercheremo di intensificare il nostro impegno e le nostre iniziative con il continuo coinvolgimento dei cittadini ma anche dei parlamentari e dei consiglieri regionali, in quanto per alcune questioni non bastano le semplici “buone intenzioni” e soprattutto non possono essere risolte da un singolo Comune ma serve una sinergia anche con gli altri enti (Comuni limitrofi, Regione, Governo).


“Una richiesta doverosa e rispettosa dei ruoli”

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Martedì sera, 19 gennaio, si è svolto un Consiglio Comunale straordinario per affrontare l’argomento delle società partecipate dal Comune di Sona.

Alla seduta, voluta e richiesta formalmente dai consiglieri di minoranza Bonometti, Colombo, Mazzi Gualtiero, Moletta e dal consigliere di PD e Nuove Prospettive Enrico Cordioli, hanno partecipato i rappresentanti delle società stesse.

“Si è trattato da parte nostra di una richiesta doverosa e rispettosa dei ruoli che copriamo” afferma Enrico Cordioli “in quanto in una fase di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, dalla quale anche le società partecipate sembrano non essere esenti, è giusto che i consiglieri comunali, coloro cioè che sono chiamati ad amministrare il Comune, siano informati sulle loro attività, finalità, andamenti finanziarie, prospettive per il futuro, in modo da aver maggior chiaro il quadro in vista di eventuali scelte che dovranno o potranno essere fatte”.


Il Comune affianchi il Comitato Cittadini

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Giovedì scorso, 9 ottobre, il nostro consigliere Enrico Cordioli ha inviato al Sindaco e alla Giunta di Sona una raccomandazione affinché il Comune cambi la propria posizione, confermata nel corso dell’assemblea pubblica del giorno precedente organizzata dal Comitato Cittadini, e provveda ad incaricare un legale per proporre la costituzione ad adiuvandum nel giudizio sui provvedimenti relativi alla Ca’ di Capri, avanti la III sezione del Consiglio di Stato Roma.

A questo link è possibile scaricare il testo della raccomandazione.

Seppure i tempi siano ormai stretti, è necessario che l’Amministrazione Comunale si affianchi al Comitato, sia per non lasciare soli questi concittadini ma anche e soprattutto per evitare che la tutela della salute pubblica sia demandata all’iniziativa di pochi singoli.

 


Ca’ di Capri – la parola al Comitato

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Riportiamo di seguito il comunicato a firma del Comitato Cittadini, distribuito la scorsa settimana, immediatamente dopo la notizia della sentenza del TAR Veneto.

 

Ca di Capri, il TAR Veneto boccia il progetto di messa in sicurezza.
Accolto il ricorso del Comitato dei Cittadini e Legambiente: la messa in sicurezza era in realtà un ampliamento della discarica esistente. Vietato anche il car-fluff, troppo pericoloso.
Con sentenza n. 1049/2014, il TAR Veneto ha integralmente accolto il ricorso del Comitato dei Cittadini per l’annullamento dell’autorizzazione (dgrv n. 2814/2013) alla riapertura della discarica Ca di Capri di Lugagnano di Sona.
Sette anni dopo lo scandalo “Money fluff”, la ditta Rotamfer aveva ottenuto l’autorizzazione a conferire lo stesso tipo di rifiuto (car-fluff) all’origine di numerosi problemi di inquinamento, motivo per cui le autorità giudiziarie avevano ordinato la messa in sicurezza obbligatoria del sito.
Nel 2010, la Commissione VIA regionale aveva approvato la riapertura vietando però il car-fluff, proprio perché considerato troppo pericoloso ed all’origine degli incendi noti alla popolazione di Lugagnano.
Con l’autorizzazione del gennaio 2014, tuttavia, la ditta Rotamfer aveva convinto la Regione a rivedere il precedente parere e a rilasciare un’autorizzazione di messa in sicurezza che consentiva il deposito di grandi quantità di rifiuti pericolosi.
Ritenendo inaccettabile che la stessa ditta responsabile dell’odierna situazione di danno ambientale potesse ottenere l’ampliamento di una discarica già molto pericolosa, il Comitato cittadini e Legambiente hanno dunque impugnato l’autorizzazione regionale per chiederne l’annullamento.
Oggi, l’epilogo della vicenda: il Tar Veneto ha accolto integralmente le ragioni del Comitato, rappresentato dall’avv. Fausto Scappini e dal dott. Daniele Giacomazzi del Foro di Verona cui va il nostro plauso per l’eccellente lavoro svolto, accertando che la messa in sicurezza mascherava in realtà un sostanziale ampliamento della discarica ed introduceva nuove tipologie di rifiuti non ammissibili nel sito di Lugagnano.
Ora, auspichiamo che anche gli amministratori prendano coscienza della gravità del problema e senza indugi affianchino il Comitato per trovare soluzioni realmente volte alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini

 

Per il Comitato Cittadini

Lucio Santinato


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